Page 69 - Fisica in Medicina n° 4 - 2017
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immagini di amy-PET, tuttavia è ancora necessario molto lavoro per aumentare le prestazioni diagnostiche in scansioni difficili da interpretare. Sicuramente in futuro sarà necessario uno sforzo particolare per la standardizzazione dei metodi sia visivi che semi-quantitativi indipendentemente dal singolo tracciante β-amiloide utilizzato.  Acquisizione precoce per ottenere immagini di "perfusione" Come per tutti i radiofarmaci lipofili, i fluorurati utilizzati per l'amy-PET attraversano la barriera emato-encefalica e si distribuiscono nel cervello in funzione del flusso ematico cerebrale regionale (rCBF), con un rapporto che è stato stabilito in circa 0,8 utilizzando il tracciante PiB. Pertanto, la fase precoce dell'amy-PET puo’ fornire un marcatore surrogato di rCBF e ulteriori informazioni sulla disfunzione sinaptica, un parametro che riflette la gravità e la progressione della malattia, più del carico di amiloide cerebrale. Inoltre, le informazioni sulle modificazioni del rCBF possono aiutare a distinguere le diverse condizioni che partecipano alla positività dell’amy-PET cerebrale (come l'angiopatia amiloide cerebrale (CAA)), la demenza con corpi di Lewy e la malattia di Parkinson con demenza. Per questi motivi alcuni studi hanno suggerito di utilizzare anche l'acquisizione precoce dell‘amy-PET come marker surrogato di neurodegenerazione, in analogia all’FDG-PET. Questo suggerimento si basa sul presupposto che in condizioni di riposo vi sia un accoppiamento tra rCBF e metabolismo cerebrale regionale in pazienti con malattie neurodegenerative croniche e che rCBF e l’acquisizione precoce di amy-PET siano altamente correlati. Gli studi attuali stanno testando questa ipotesi nei controlli e nei pazienti con decadimento cognitivo lieve dovuto a malattia di Alzheimer (MCI/AD). I risultati hanno dimostrato una buona correlazione tra rCBF (misurata attraverso la PET con H215O, che è un tracciante di flusso) e la distribuzione di 11C-PiB nonché tra le fasi precoci di 18F-Florbetabir e le scansioni di FDG-PET nelle regioni neocorticali. Diversi gruppi hanno inoltre suggerito la fattibilità e l'utilità di questo approccio di doppia acquisizione, anche se è ancora necessaria la sua piena validazione. 


































































































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