Page 67 - Fisica in Medicina n° 4 - 2017
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superflui) e la costituzione di un registro nazionale per future analisi epidemiologiche. Parallelamente alle raccomandazioni del 2015, i medici italiani hanno iniziato a utilizzare l’amy-PET  nella pratica clinica, affrontando così una serie di problemi e generando nuove idee potenzialmente utili per migliorare l’utilizzo clinico e aumentare la comprensione e la collaborazione scientifica e clinica. In questa breve revisione vengono enunciati alcuni dei problemi urgenti da affrontare e prendere in considerazione quando si utilizza amy-PET nella pratica clinica, nonché un suggerimento di progetti di ricerca che meriterebbero di essere finanziati da aziende pubbliche e private.  Leggere le immagini amy-PET: è possibile un approccio indipendente dal radiotracciante? 18F-Florbetapir, 18F-Florbetaben e 18F-Flutemetamol sono i traccianti amy-PET approvati dalle autorità regolatorie per rilevare le placche di β-amiloide nel cervello di pazienti con disturbo cognitivo persistente non spiegato (specie in paziente di eta’ inferiore a 65 anni ed in caso di presentazioni atipiche).  In base alle regole di registrazione del radiofarmaco, la lettura delle immagini si basa solo sull'interpretazione visiva di lettori che abbiano superato corsi di formazione specifici per tracciante. La valutazione visiva si basa su una classificazione binaria (esame positivo/negativo) secondo i criteri di interpretazione specifici per tracciante. I criteri per l'interpretazione visiva delle immagini di amy-PET acquisite coi diversi traccianti sono in parte diversi. Tuttavia in generale la caratteristica principale per distinguere il positivo amy-PET dalle immagini negative è la perdita del contrasto tra la materia grigia e la bianca. Sfortunatamente, la valutazione visiva a volte è difficoltosa a causa di fattori tecnici e biologici che determinano immagini equivoche (rumore dell'immagine, movimento durante l'acquisizione, grave atrofia corticale, lieve captazione dovuta alla accumuli “borderline” di placche neuritiche, concomitanti lesioni cerebrali focali). Di particolare rilevanza è la presenza di atrofia diffusa o focale che può portare a scansioni falsamente positive dovute a spillover corticale in relazione all’uptake della sostanza bianca con conseguente sovrastima della concentrazione di radiotracciante in 


































































































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