Page 22 - Fisica in Medicina n° 4 - 2017
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Tali limiti permettono, nel merito della valutazione del rischio, di quantificare le esposizioni dovute a campi elettrici (interni) con frequenze superiori/eguali ad 1 Hz, che, generalmente sono quelli indotti: - a causa di un movimento dell'operatore in sala RM (a causa della distribuzione non uniforme del campo magnetico statico), comunque elemento di valutazione non obbligatorio ai sensi della direttiva sopra introdotta, e quindi del d.Lgs. 159/16; -per l'accensione dei gradienti alla presenza dell'operatore in sala RM, come ad esempio pratiche di RM interventistica, RM pediatrica ed RM di urgenza su pazienti critici, in questo caso rispondendo ad una esigenza introdotta dalla norma. Nel primo caso la valutazione sarà condotta analiticamente sulla base delle Tabelle A2 e A3 già citate.  Nel secondo caso la valutazione sarà effettuata sperimentalmente mediante strumentazione dedicata sulla base dei valori di azione (VA) espressi nelle Tabelle B1 e B2 (vedi Tabelle 5 e 6 sottostanti), riferendosi rispettivamente ai campi elettrici ed ai campi magnetici ambientali: i valori di azione sono grandezze misurabili il cui rispetto consente di acquisire certezza del rispetto di corrispondenti VLE “in situ” che risultano evidentemente non fisicamente  misurabili.   


































































































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