Page 17 - Fisica in Medicina n° 4 - 2017
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misurabili per consentire la conformità ai pertinenti VLE. Sia per i VLE che per i VA sono riportate le relative Tabelle con i limiti da rispettare per la valutazione del rischio. In particolare il legislatore sottolinea espressamente il fatto che nel corpo umano è presente un campo elettrico ‘in situ' a seguito di un campo elettrico ambientale. L'introduzione della nuova norma ha comportato quindi il superamento di quelli che erano i limiti di esposizione professionale per gli operatori in risonanza magnetica stabiliti dalla normativa precedente, sia per quanto attiene il campo magnetico statico e sia per quanto attiene i campi elettromagnetici variabili, e la conseguente necessità di revisione dei criteri valutativi del rischio. In particolare rispetto agli standard di sicurezza fino ad oggi vigenti, risultano immediatamente non più alcune misure operative di sicurezza tradizionalmente consolidatesi nel tempo, come per esempio Come conseguenza la segnalazione a terra in sala magnete della linea dei 200 mT. Il nuovo decreto definisce VLE concernenti gli effetti sensoriali e sanitari classificando la casistica protezionistica in 3 casi distinti sulla base della frequenza di interesse delle grandezze, con relative Tabelle che di seguito si elencano in base alla nomenclatura utilizzata dal decreto legislativo sopra citato: ▪ A1, VLE per induzione magnetica esterna (B0) per frequenze comprese tra 0 e 1 Hz ▪ A2, VLE relativi agli affetti sanitari per intensità di campo elettrico interno a frequenze comprese tra 1 Hz e 10 Mhz ▪ A3, VLE relativi agli effetti sensoriali per il campo elettrico interno a frequenze comprese tra 1 Hz e 400 Hz In modo analogo ma con i relativi VA sono introdotte le Tabelle B1, B2 e B3 secondo: ▪ B1, VA per i campi elettrici ambientali a frequenza compresa tra 1 Hz e 10 MHz ▪ B2, VA per i campi magnetici ambientali a frequenza compresa tra 1 Hz e 10 MHz ▪ B3, VA per la corrente di contatto