Page 45 - Fisica In Medicina n° 2/2017
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píêìãÉåí~òáçåÉ=áå=jk= =dell’accumulo di tracciante (concentrazione di attività) ed in una sovrastima del volume delle lesioni. In teoria, ogni effetto potrebbe essere valutato da misure sperimentali o da studi di simulazione e poi incluso nel processo di ricostruzione per essere compensato. Sfortunatamente, alcuni di questi effetti sono molto difficili o quasi impossibili da misurare. Di conseguenza, un altro è quello di tenere conto di tutti questi effetti tramite una Point Spread Function (PSF) “globale”, che descrive come una sorgente puntiforme viene rappresentata dal sistema. La conoscenza della PSF, in principio, consente di correggere la degradazione di risoluzione e di recuperare le corrette informazioni quantitative. La combinazione delle informazioni TOF e la correzione per la PSF hanno dimostrato un effettivo miglioramento del rapporto segnale rumore sulle immagini ricostruite. Un ulteriore avanzamentosi è ottenuto con un algoritmo iterativo che incorpora delle tecniche di regolarizzazione per raggiungere la convergenza senza amplificazione del rumore mantenendo una risoluzione uniforme su tutto il campo di vista (Teoh EJ, McGowan DR, Macpherson RE, et al: Phantom and clinical evaluation of the bayesian penalized likelihood reconstruction algorithm Q. Clear on an lyso PET/CT system. J Nucl Med 2015;56:1447-1452).Un accenno alla CT dei sistemi PET/CT. Il massimo numero di slice è 128 anche se 16 slice sono sufficienti per studi oncologici PET/CT. Tecniche di riduzione della dose e algoritmi iterativi anche sulle immagini CT sono presenti in tutti i sistemi commerciali disponibili.Parlando di sistemi ibridi non si può non considerare la PET/RM.. La metodica PET/RM per uso clinico è attualmente proposta a livello commerciale in due diverse soluzioni per quanto riguarda le diverse configurazioni dei sistemi PET/RM.La prima prevede, come per i sistemi ibridi PET/TC, che i due tomografi siano fisicamente separati ma utilizzino lo stesso lettino porta-paziente che viene spostato da un tomografo all’altro nel momento della acquisizione PET e RM. Nonostante questa soluzione tenda a ridurre le modifiche nel progetto originale di entrambi i sistemi PET e RM, particolare attenzione deve essere posta alla separazione ed alla schermatura dei due tomografi al fine di evitare possibili interferenze reciproche. La seconda soluzione oggi commercialmente disponibile prevede la completa integrazione dei due tomografi PET e RM in un solo gantry e con un solo lettino. Tale soluzione rappresenta la vera integrazione dei due studi che in questo sistema vengono acquisiti in modo simultaneo garantendo quindi non solo la co-registrazione spaziale delle immagini PET e RM ma anche quella temporale. Dal punto di vista tecnologico tale soluzione ha richiesto la completa riprogettazione e nuove tecnologie sia della componente PET che di quella RM. I La reale applicabilità è stata resa possibile dall’utilizzo dei fotodetettori ad arrays di APD con amplificatori36


































































































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