Page 46 - Fisica In Medicina n° 2/2017
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píêìãÉåí~òáçåÉ=áå=jk= =di segnale che come già accennato, sono insensibili al campo magnetico. Tali fotodetettore però hanno una risposta lenta rendendo non possibile l’applicazione della metodica TOF. L’utilizzo di fotodettetori SiPM ha permesso di ottenere una risoluzione temporale di 400 ps con radiofrequenza attiva e di 390 ps con radiofrequenza off. In tabella 2 sono riportate le principali caratteristiche dei due sistemi PET/RM presenti sul mercato. Per ambedue i tomografi la maggior parte delle bobine sono state riprogettate ad hoc per ridurre l’effetto di attenuazione sulle radiazioni PET.Per quanto riguarda la medicina nucleare tradizionale possiamo dire che le gamma camere presenti sul mercato oramai presentano prestazioni del tutto confrontabili.Per una tipica configurazione con cristallo di Ioduro di Sodio con spessore di 3/8” si hanno le seguenti caratteristiche:59 fotomoltiplicatoriCampo di vista da 38.7x 53.3cm a 40.6x 54cmEfficienza (140 keV) circa 0.90Risoluzione spaziale intrinseca 3-4 mmRisoluzione energetica 8-12 % FWHM a 140 keV.Le maggiori innovazioni si sono avute nello sviluppo di collimatori non più general purpose ma dedicati ad esami particola: quali ad esempio gli studi SPECT di perfusione cardiaca. In particolare per questo tipo di esami si è sviluppato un collimatore in parte divergente (parte esterna ) e in parte convergente (parte centrale). La parte convergente consente di focalizzare l’organo di interesse , in questo caso il cuore, aumentando di 2 volte i conteggi; mentre la parte divergente permette di acquisire la radiazione proveniente da tutto il corpo evitando i problemi di troncamento.( Advances in SPECT and PET Hardware. Slomka PJ et al. Prog Cardiovasc Dis. 2015 May-Jun;57(6):566-78). Mentre una grande innovazione si è avuta con l’introduzione di rivelatori allo stato solido. Tali rivelatori consentono la conversione diretta dall’energia del fotone incidente a segnale elettrico senza la necessità di avere i fotomoltiplicatori riducendo notevolmente lo spessore del sistema di rivelazione: da 20 cm per una gamma camera standard a 1-2 cm. Questo ha consentito di costruire sistemi molto compatti che ben si adattano ad organi specifici, ad esempio esempio la mammella e il cuore. Presentano inoltre una risoluzione energetica migliore rispetto allo NaI, mentre l’efficienza di rivelazione è paragonabile. Sono presenti sul mercato sistemi SPECT per perfusione cardiaca con rivelatori a semiconduttori del tipo CdZnTe (tellurito di cadmio e zinco) costituiti da array di rivelatori posizionati su un arco di 180° che consente l’acquisizione simultanea di tutte le proiezioni necessarie per la ricostruzione delle immagini. Ogni rivelatore ha dimensioni pari a 2,2 mm e quindi37