Page 42 - Fisica In Medicina n° 2/2017
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píêìãÉåí~òáçåÉ=áå=jk= =Strumentazione in Medicina Nucleare.Annarita SaviServizio di Medicina Nucleare, IRCCS Ospedale San Raffaele, MilanoNegli ultimi anni le innovazioni tecnologiche riguardanti la strumentazione di Medicina Nucleare, SPECT e PET, sono in gran parte associate ad un miglioramento della efficienza dei tomografi e del rapporto segnale rumore nell’intento di diminuire la attività iniettata senza compromissione della qualità delle immagini. La scelta dei rivelatori dagli scintillatori ai sistemi allo stato solido, la geometria di configurazione, l’utilizzo delle informazioni sul tempo di volo, la correzione per lo scatter e per le coincidenze random , sono le principali innovazioni che hanno contraddistinto l’evoluzione dei tomografi. Vediamole un po’ più in dettaglio partendo dalla PET. Quando parliamo di tomografi PET in generale si intende sempre tomografi ibridi PET/CT, o PET/RM. Infatti in commercio non esistono più tomografi PET stand alone. Le principali applicazioni della PET sono l’oncologia (94%), la cardiologia(3%) e la neurologia (3%). Non c’è da stupirsi quindi che l’attenzione delle industria si sia rivolta ai sistemi che consentono l’esecuzione di studi di tipo total body.La metodica PET, non richiedendo sistemi di collimazione per la determinazione della direzione di volo delle radiazioni, ha intrinsecamente un’efficienza di rivelazione di gran lunga superiore rispetto alla SPECT, Rispetto alla SPECT che ha bisogno dei collimatori per “indirizzare” i fotoni perpendicolarmente al rivelatore, per la PET, la rivelazione degli eventi in coincidenza consente di definire la direzione di volo e la ulteriore rimozione dei setti che separano gli anelli lungo la direzione assiale consente di aumentare considerevolmente l’efficienza di rivelazione. Tale tipo di acquisizione (3D) è oramai presente su tutti i tomografi presenti sul mercato e consente un aumento della efficienza di un fattore di 4-6 volte rispetto alla acquisizione che prevede i setti tra gli anelli di rivelazione (acquisizione 2D). L’introduzione della modalità 3D ha portato ad una netta diminuzione della attività iniettata. Un indagine effettuata in Germania ha evidenziato che l’attività media per un esame effettuato in modalità 3D e di 185 MBq rispetto ai 370 MBq in modalità 2D (A survey of PET activity in Germany during 1999 Gunnar Brix1, 4, Dietmar Noßke1, Gerhard Glatting2, Vladimir Minkov1, Sven N. Reske Eur J Nucl Med (2002) 29:1091–1097). Il rovescio della medaglia è l’aumento della radiazione di scatter dal 10-15 % al 30-40%. In modalità 3D il rate di conteggi è molto elevato e quindi bisogna tener conto del tempo morto del sistema. La perdita di conteggi da parte del sistema non dipende solo dal tempo di risposta del rivelatore a scintillazione, ma anche dal circuito di analisi degli impulsi stessi e dal tempo di trasferimento dei dati registrati in una memoria temporanea. Per i nuovi tomografi, questo comunque possiamo33