Page 41 - Fisica In Medicina n° 2/2017
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pÅáÉåíáÑáÅ=ïêáíáåÖ= =tempo e grande impegno: deve valere la pena di farlo non solo per l'autore, ma anche per la comunità scientifica cui si pensa di indirizzare il lavoro. Articoli poco innovativi, di limitato interesse generale, articoli che "lasciano il tempo che trovano" nel settore, hanno grande probabilità di non essere accettati, anche se fatti bene.Un suggerimento per i colleghi senior?Seguite i vostri giovani collaboratori! Non lasciateli (troppo) soli nella fase delicatissima di impostazione, stesura, sottomissione e revisione dell'articolo. E abbiate cura nel proporre argomenti di ricerca "difficili", che richiedono grandi e lunghi sforzi da parte di tutto il gruppo, impegnativi, ma su argomenti cruciali che vanno al nocciolo del problema nel settore specifico che volete affrontare. Occorre pensare in grande, per ricercare grandi soddisfazioni, e produrre articoli che lasciano il segno in letteratura, lavori di riferimento. Meglio uno solo di questi lavori che dieci articoli "meno importanti".Che cosa ti porti dietro dal corso?Ho imparato dai miei colleghi relatori alcune cose che non sapevo sulla attività di scrittura scientifica. Ed ho visto moltissimi giovani molto, molto interessati. Me lo hanno anche scritto, dopo il corso. Avevo alcuni timori sulla accettazione pubblica di un tale tipo di corso (il primo del genere in Europa, a mia conoscenza) e ne sono uscito con la conferma della validità di tale proposta della intera commissione scientifica della Scuola Caldirola, che aveva entusiasticamente approvato l'iniziativa. E poi ho visto al Corso una comunità associativa (AIFM) molto unita, molto avanti, all'avanguardia: ma questa è un'altra storia.Ci sarà una seconda edizione?Sì, nella prossima riunione della commissione scientifica proporro' di replicare il corso in un'altra sede nel 2018, apportando piccole modifiche al programma, sulla base dell'esperienza appena conclusa.32