Page 12 - Fisica In Medicina Numero 4/2016
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23 maggio 2007. Ugo Amaldi, Umberto Veronesi e Giampiero TosiUmberto Veronesi è stato, lo si può dire senza retorica, un autentico benefattore dell’umanità: la quadrantectomia associata a radioterapia, non solo ha salvato la vita a centinaia di migliaia di donne in tutto il mondo, ma ha garantito loro una qualità di vita e una serenità esistenziale che la mastectomia non era certamente in grado di offrire. L’Istituto Europeo di Oncologia, realizzato per la sua iniziativa e la sua volontà, ha rappresentato e rappresenta un modello di Ospedale Oncologico, dove la coesistenza di assistenza, ricerca clinica e ricerca fondamentale offre ai pazienti la possibilità di ricevere le cure più avanzate e ai giovani medici che lo frequentano una formazione aggiornata e completa nei vari settori dell’oncologia.Veronesi, uomo gentile, affabile, dotato di grande carisma e di una straordinaria empatia, grazie alla quale riusciva a mettere immediatamente a proprio agio chiunque interagisse con lui, è stato anche un convinto promotore dell’importanza della ricerca scientifica e della libertà, per ogni paziente, in ogni fase della malattia o della stessa vita, di decidere consapevolmente il proprio destino. Per la sua grandissima cultura, anche al di fuori del suo campo specifico di ricerca e di attività, va considerato come un rinnovatore dell’umanesimo nel XX secolo. Per le sue qualità e per i suoi meriti riposa oggi, idealmente, nel Pantheon dei grandi italiani.RáÅçêÇç=Çá=rK=sÉêçåÉëá=4