Page 24 - Fisica In Medicina n° 1/2017
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Agatino Micali (Fisico)1) QUAL È STATO IL TUO PERCORSO SCOLASTICO?Ho sempre provato un forte interesse per le discipline scientifiche ed in particolar modo per la Fisica, per cui ho scelto di intraprendere un percorso di studi che mi permettesse di coltivare questa passione. Dopo aver frequentato il liceo scientifico “G. Seguenza” di Messina ho conseguito, nel A.A. 2009/2010 la Laurea Triennale in Fisica presso l’Università degli Studi di Messina. Successivamente mi sono trasferito a Trieste dove ho conseguito, nell’A.A. 2011/2012, la Laurea Magistrale in Fisica. Ho avuto modo di completare il mio percorso formativo accedendo alla Scuola di Specializzazione in Fisica Medica presso l’Università degli Studi di Messina. In questi tre anni ho svolto il tirocinio presso l'U.O.C di Fisica Sanitaria dell’A.O.U. “G. Martino”, approfondendo la mia preparazione nei vari ambiti di questa disciplina e ottenendo, a Giugno del 2016, la qualifica di Specialista in Fisica Medica con una tesi svolta nel campo della Radioterapia dal titolo: “Commissioning del fascio di un sistema CyberKnife per l’implementazione dell’algoritmo Monte Carlo per il calcolo della dose e valutazioni fisico dosimetriche nelle applicazioni cliniche”.2) COSA FAI IN QUESTO MOMENTO?In questo momento sto vivendo il naturale periodo di transizione tra la fine della Scuola di Specializzazione e la prima occupazione. Da Dicembre del 2016 sto frequentando il reparto di Radioterapia dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, dove sto ulteriormente arricchendo il mio bagaglio professionale occupandomi sia dei controlli di qualità dosimetrici dei LINAC presenti, sia del Treatment Planning. Naturalmente mi tengo aggiornato su tutte le possibili opportunità lavorative e continuo a studiare in vista di possibili colloqui e/o concorsi.3) COME VEDI IL FUTURO PROSSIMO?È difficile rispondere a questa domanda... Purtroppo, ad oggi, credo che manchi l’interesse, da parte delle nostre istituzioni, di investire sulle nuove generazioni. Questo è davvero uno spreco perché le giovani menti italiane sono sempre state all’avanguardia in tutti i settori della ricerca scientifica. Inoltre, i giovani specialisti dovrebbero essere una preziosa risorsa da cui attingere per migliorare, grazie alla loro passione ed alle nuove idee, la qualità dei servizi offerti dal SSN. Tuttavia rimango ottimista sul futuro e mi vedo inserito in un contesto dove possa esercitare la mia professione con impegno e dedizione.4) QUAL È L'ASPETTO PIÙ ATTRAENTE DELLA PROFESSIONE CHE ESERCITI O A CUI ASPIRI?fåíÉêîáëíÉ=p_Rq=15


































































































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