Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:27
La dose è la quantità di energia assorbita dai tessuti per unità di massa. L’unità di misura di questa grandezza è il Gray (simbolo Gy), che corrisponde a 1 Joule per chilogrammo. Il fisico medico misura la dose assorbita da materiali che simulano il tessuto umano (ad esempio acqua o particolari materiali plastici) utilizzando strumenti quali la camera a ionizzazione. In alcuni casi è possibile effettuare una misura di dose “in vivo”, direttamente sul corpo del paziente, utilizzando opportuni dosimetri posizionati sulla pelle o posti in cavità corporee accessibili.
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:26
Il team della radioterapia comprende diverse figure professionali: il medico oncologo radioterapista, il fisico medico, il tecnico sanitario di radiologia medica. La pianificazione del trattamento viene effettuata congiuntamente, secondo le rispettive competenze, dal medico e dal Fisico medico; le sedute di trattamento vengono effettuate da tecnici.
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:25
Preliminarmente il medico oncologo radioterapista stabilisce a quale tipo di terapia sarà sottoposto il paziente, quali aree del corpo andranno trattate, quale sarà la dose totale da somministrare e quante saranno le sedute di trattamento.
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:25
Tutte le tecniche, diagnostiche e terapeutiche, utilizzanti radiazioni ionizzanti comportano un potenziale rischio di alterazioni genetiche che possono portare a proliferazione di tessuti neoplastici. L’utilizzo di tali tecniche è comunque giustificabile in un contesto di rapporto rischio-beneficio laddove vi sia l’indicazione clinica. In ambito terapeutico, il vantaggio derivante dallo scopo della radioterapia è superiore al rischio legato al possibile sviluppo di tumori secondari indotti.
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:24
Dipende dal tipo di radioterapia considerata.
Nei pazienti sottoposti a radioterapia a fasci esterni (terapia con acceleratori lineari, tomoterapia, cyber-knife) non è presente radioattività causata dal trattamento e non è necessaria alcuna precauzione per le persone vicine.
Inviato da lorenzo il Lun, 09/01/2017 - 13:23
La radioterapia utilizza le radiazioni ionizzanti per distruggere le cellule patologiche presenti nel corpo dei pazienti. Tali radiazioni sono in grado, cedendo energia alla materia che attraversano, di creare alterazioni delle strutture molecolari presenti nelle cellule, con conseguente danno biologico (morte cellulare o inattivazione della capacità di duplicazione).
Il trattamento radiante viene pianificato in modo da ottenere il massimo danno alle cellule patologiche, limitando contemporaneamente il danno ai tessuti sani circostanti.