Notifiche
Cancella tutti

VICINANZA IN GRAVIDANZA PARENTE SOTTOPOSTO A PET

5 Post
4 Utenti
0 Likes
6,804 Visualizzazioni
(@bea89)
Post: 2
Membro
Topic starter
 

Buongiorno
Sono mamma di una bimba di quasi un anno. La bimba sta bene e il parto è andato tutto bene.
Il dubbio che mi sorge ora è questo. Mio padre è morto per un tumore alla laringe 5 mesi fa e nel dicembre 2018 quando ero al 4 mese di gravidanza si e sottoposto a Pet. Io ho evitato di starci a contatto il giorno stesso dell esame e sono ritornata a casa dei miei genitori il giorno dopo l' esame per l ora di pranzo. In ospedale gli avevano detto che dopo 4 ore non era più radioattivo ma per precauzione di aspettare di più. Inoltre ho usato il bagno che ha usato anche lui senza che venisse prima disinfettato. Posso aver corso qualche rischio per il futuro di mia figlia? Inoltre io l l'ultimo mese di gravidanza sono stata diverse volte in ospedale nel reparto di otorino per stare con mio padre che era stato operato. Nella sua camera molto ampia i pazienti ricoverati erano come lui operati in lunga degenza a parte 2 persone che sono state ricoverate per poco e credo che a tutti non sia stato fatto alcun esame quale pet o scintigrafia ma nel caso invece si fossero sottoposti a questi esami e io non lo sapevo oppure nei corridoi sono passata vicino a persone che li avevano appena fatti , questa cosa cosa può comportare per il futuro di mia figlia? Ho letto di malattie del sangue e questa cosa mi ha spaventato moltissimo. Ringrazio anticipatamente per la risposta
Cordiali saluti

 
Pubblicato : 20 Maggio 2019 14:37
(@Anonimo)
Post: 0
 

Gentilissima,
riteniamo che lei ha seguito scrupolosamente tutte le indicazioni fornite, e anche di più: l'avere utilizzato lo stesso bagno non può avere comportato nulla di significativo anche se non era stato disinfettato.
Riguardo agli eventuali contatti in ospedale, tenga presente che l'attività di medicina nucleare è stata autorizzata da chi di competenza in quanto ritenuta ottimizzata, e nel pieno rispetto di tutti i principi di cautela che sono alla base della normativa vigente.
I pazienti sottoposti a diagnosi in medicina nucleare escono dall'ospedale e vengono a contatto con le persone all'esterno; seguendo le istruzioni fornite dal reparto non costituiscono pericolo per la popolazione più a rischio, bambini e donne in età fertile. O, perlomeno, non sono più pericolose delle radiazioni naturali alle quali tutti, costantemente, siamo soggetti, senza che questo desti preoccupazione. Il nostro corpo nel corso dei millenni si è adattato e risponde in modo adeguato.
Sperando di essere stati sufficientemente chiari ed esaurienti la invitiamo a rivolgersi ancora a noi in caso di necessità, e se volesse qualche informazione in più si può rivolgere anche al Fisico Medico operante presso la struttura dove suo padre è stato ricoverato.
Cordiali saluti.

 
Pubblicato : 20 Maggio 2019 15:05
(@bea89)
Post: 2
Membro
Topic starter
 

La ringrazio infinitamente per la celerità nella risposta. Ero abbastanza tranquilla su come mi ero comportata nei mesi precedenti ma leggendo su internet dopo la morte di mio padre mi sono lasciata condizionare dagli eventi.
Grazie ancora
Saluti

 
Pubblicato : 20 Maggio 2019 17:19
(@antonella80)
Post: 1
Membro
 

Salve se si è stati a contatto con un paz che ha fatto la pet nelle 24 ore precedenti e si sta allattando che rischi si corrono x il bimbo ?

 
Pubblicato : 6 Aprile 2022 18:01
(@stefaniad)
Post: 74
Membro
 
Gentilissima Signora,
direi nessun rischio. Se la PET è stata fatta 24 ore prima il paziente è sostanzialmente non più radioattivo (il decadimento del F-18, il radionuclide impiegato nella PET è molto rapido, meno di 2 ore; se la PET è stata fatta con il Ga-68 ancora meglio, visto che il decadimento è ancora più rapido).
 
Se per contatto si intende essere stati vicino ad un paziente che ha effettuato la PET, senza avere avuto la possibilità di contaminarsi il rischio per il bambino è nullo anche se la madre è stata vicino al paziente immediatamente dopo l'effettuazione dell'esame. L'eventuale irradiazione della madre non si trasmette al bambino.
 
Se invece la madre si fosse contaminata con il F-18 (o il Ga-68) a causa della sua vicinanza al paziente immediatamente dopo l'effettuazione dell'esame è sufficiente attendere un po' di tempo prima di allattare il bimbo (24 h sono da ritenersi un tempo cautelativo).
 
Cordiali saluti.
 
 
*****************************************
Dr.A.Claudio Traino
 
Pubblicato : 7 Aprile 2022 12:10
Condividi: