A cura di Giusppe Scalzo e Giancarlo Gialanella.

Il progresso dell’uomo è iniziato con l’uso dell’energia. Senza energia oggi l’uomo vivrebbe nelle caverne.

Tutto quello che ci circonda e che usiamo consuma energia: cibo, riscaldamento della casa, treni, auto, cellulari, tutto funziona mediante energia per lo più elettrica.

Per produrla usiamo il petrolio, il carbone, il gas, il nucleare, il sole, il vento, le dighe, geotermia, etc.

In campo mondiale la stragrande maggioranza di elettricità viene prodotta tramite il petrolio (circa il 30%), il carbone (28%) il gas (23%), fonti rinnovabili (7%), il nucleare (5%) e in misura minore altre forme energetiche.

In base alle ultime previsioni tra il 2010 e il 2040 il fabbisogno energetico mondiale aumenterà del 35%. L’aumento di energia si avrà però solo nei paesi emergenti Cina e India e in quelli in via di sviluppo come conseguenza dell’aumento della popolazione, della progressiva industrializzazione e quindi dell’incremento del benessere.

Nei Paesi occidentali si prevede una minore richiesta energetica dovuta all’incremento di efficienza energetica (produzione di automobili a ridotto consumo, fonti di riscaldamento più efficienti etc).

Si deve tenere presente come le fonti energetiche attualmente utilizzate sono in via di esaurimento e con il trend di consumo attuale possono soddisfare le esigenze al massimo per una cinquantina di anni e più in particolare il petrolio per 50,7 anni, il carbone per 114 anni, il gas per 52,8 anni.

Il nucleare potrebbe essere sfruttato più a lungo ma la tendenza, tranne alcuni paesi, e di non costruire centrali nucleari.

I consumi di energia annuali sulla terra ammontano a circa di 12 miliardi di TeP (tonnellate equivalenti di petrolio) e di questa circa il 50% è consumata nei Paesi industrializzati.