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Gravidanza e radiografia

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(@annab)
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Buongiorno,

Vi scrivo per un consiglio, il 26/05 ho fatto delle radiografie al bacino e nel tratto lombo sacrale per un dolore cronico che avevo da tempo. Successivamente ho scoperto di essere incinta e la data di concepimento sarebbe il giorno successivo alle radiologie. La mia ginecologa mi ha suggerito di richiedere il quantitativo di dose assorbita e fare degli esami genetici per escludere danni o malformazioni al feto. È possibile che le radiazioni abbiano arrecato danni anche se non ero incinta al momento dell’esame? È il caso di interrompere la gravidanza?

grazie per il vostro aiuto 

 
Pubblicato : 20 Giugno 2023 05:51
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(@fisicimedici)
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Membro
 

Gentilissima Sig.ra, la ringraziamo per essersi rivolta alla nostra Associazione.

Abbiamo letto con attenzione il suo quesito e siamo nelle condizioni di tranquillizzarla.

 

In generale il rischio da esposizione a radiazioni ionizzanti durante una gravidanza è funzione dell’età gestazionale e di una grandezza fisica detta dose, che corrisponde all'energia assorbita dall’embrione nell'interazione con i raggi X e che dipende dal tipo di indagine radiologica e dalle modalità di esecuzione.

Premettiamo alcune considerazioni generali nel caso non fosse Lei sicura della data del concepimento e non fosse certa che i rapporti potenzialmente fertili siano stati posteriori all'esame radiologico. Nel primo stadio della gravidanza (fase di pre-impianto), corrispondente alle prime due settimane dal concepimento, l’effetto più probabile è l’aborto spontaneo, ma è molto raro che possa manifestarsi per dosi inferiori a 100 mGy.

Pur non avendo a disposizione i dettagli tecnici dell’indagine radiologica cui lei si è sottoposta, indispensabili per una stima di dose, ipotizzando un semplice esame radiografico del bacino ci sentiamo di escludere, con ragionevole certezza, che l’embrione possa aver assorbito un livello di dose prossimo ai 100 mGy e di ipotizzare un valore decisamente più basso.

Gli esami radiologici non compromettono la fertilità di una donna né possono provocare danni per una gravidanza successiva all’esame: questo può avvenire in modo più o meno permanente solo nel caso di specifiche terapie con radiazioni ionizzanti per il trattamento di alcune patologie neoplastiche.

 

Nel caso di concepimento posteriore all'esame radiologico i rischi genetici per una eventuale futura progenie - quando associati a esami radiologici con modeste dosi alle gonadi, come nel suo caso – sono del tutto irrilevanti stanti invece i rischi genetici naturalmente esistenti.  

Per ulteriori dubbi la invitiamo a rivolgersi al centro presso cui ha eseguito gli esami radiografici da lei indicati che la metterà in contatto con lo specialista in fisica medica che potrà effettuare una valutazione più precisa della dose assorbita.

 

Se anche questa risposta non dovesse tranquillizzarla, per dubbi e perplessità La invitiamo a non fare ricerche su web o, almeno a consultare pagine pubblicate da Associazioni di comprovata scientificità quali AIFM - https://fisicamedica.it/&source=gmail&ust=1687935925628000&usg=AOvVaw3DGOr_-oCBPqjoDz-quxH F" data-removefontsize="true" data-originalcomputedfontsize="16"> https://fisicamedica.it  - o a contattare un Fisico Medico della Struttura presso cui è stato eseguito l’esame. Anche in questo caso AIFM sarà lieta di indirizzarla verso esperti in Fisica Medica in grado di confrontarsi direttamente con Lei.

 

Sperando di essere stati d'aiuto, la salutiamo cordialmente.

 
Pubblicato : 27 Giugno 2023 09:36
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