Page 32 - Fisica in Medicina n° 4 - 2017
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4.5 Calcolo della frequenza dell'impulso  Nel caso del moto rettilineo, per il calcolo della frequenza dell'impulso, abbiamo considerato che la sua ampiezza era ben rappresentata dalla FWHM cioè dalla larghezza a metà altezza. La frequenza media dell'impulso poteva quindi essere espressa dalla relazione:    [s-1]     dove: vp= velocità del soggetto al massimo del campo elettrico indotto  Δx = ampiezza dello spazio FWHM Nell’esempio considerato in precedenza, sintetizzati a livello di calcolo nell sottostante Figura 3, si vede che l’impulso ha Nel caso del moto rotatorio abbiamo considerato la velocità angolare ω e l’angolo di rotazione Δθ così che la frequenza dell’impulso è data da:    [s-1] [3]   dove:  ωp = velocità angolare del moto     Δθ = arco di rotazione  una frequenza di 1,2 Hz e il VLE si abbassa da 700 mV / m a 583 mV / m. Nella Tabella 9 viene altresì rappresenta la frequenza in funzione della velocità angolare e dell'angolo di rotazione. I valori in rosso sono frequenze impossibili generate da rapporti fisiologicamente non realizzabili.          3          La relazione deve essere vista dal punto di vista sperimentale e non strettamente matematico, infatti: per angoli stretti si preferisce ruotare gli occhi anziché il capo, inoltre, la rotazione presenta sempre una fase di accelerazione, quindi per angoli stretti la velocità angolare è bassa quindi la f→1 , per angoli maggiori di 30° la rotazione del capo è accompagnata dalla torsione del busto, quindi la velocità angolare varia. Per questi ed altri motivi abbiamo inserito una tabella che fornisce f (ωθ) per vari angoli e varie velocità. 


































































































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