Page 11 - FiM_03_2016
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organizzato il congresso nazionale dell'AIFM, molti di quelli che erano stati bambini ai tempi di Chernobyl, completamente guariti ed ormai adulti
magari sposati con figli, erano venuti dalla Bielorussia a
salutarlo e ringraziarlo. Il fatto di avere contribuito a
curare ed a guarire tutti i bambini di Chernobyl che aveva portato a Pisa era per lui motivo di orgoglio.
La battuta salace, a volte tagliente, sempre pronta, Mauro Lazzeri era un lottatore. Nonostante la militanza politica, che era stata una costante nella sua vita, poteva essere definito molto poco “politico” nel senso corrente del termine. Quando voleva ottenere qualcosa o pensava che una causa fosse giusta dimenticava del tutto la diplomazia e procedeva per la sua strada come una schiacciasassi. Vista la stima e la considerazione della quale godeva questo non gli ha impedito di raggiungere nei campi dei quali si è occupato, risultati assolutamente ragguardevoli.
Le persone per le quali è stato un buon amico e
quelle per le quali è stato un Maestro, non solo in ambito professionale, lo ricorderanno sempre con grande stima ed affetto.
Ricordo di M. Lazzari
Al momento di chiudere il numero apprendiamo la notizia della prematura scomparsa della dott.ssa Rinaldi. Un ricordo di Adele verrà pubblicato sul prossimo numero.
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Mauro Lazzeri, Claudio Traino, Lorenzo Bianchi e militari del contingente italiano durante un sopralluogo per rivelare tracce di uranio impoverito (Kosovo - ottobre 2007)
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