E’ a causa di un loro massiccio assorbimento, sprigionatosi dall’esplosione della bomba gamma, che il fisico nucleare Bruce Banner è costretto a trasformarsi nei momenti di rabbia nell’incredibile gigante di giada chiamato Hulk!

A differenza dei raggi X meno energetici, i raggi gamma provengono direttamente dalle profondità del nucleo degli atomi instabili, ossia radioattivi, e non da assestamenti degli elettroni esterni orbitanti.

La radiazione gamma, così denotata, secondo l’alfabeto greco, per essere stata la terza tipologia scoperta di decadimento radioattivo, in ordine temporale dopo quella alfa e beta, è una radiazione elettromagnetica ionizzante e risulta per sua natura la più penetrante a parità di energia.

Il primo ad osservarne gli effetti e a rendersi conto della scoperta fu il chimico fisico francese Paul Ulrich Villard studiando le radiazioni emesse dai sali di Radio.

Era il 1900, i raggi X erano stati scoperti 5 anni prima dal fisico tedesco Wilhelm Roentgen e da appena 4 anni il francese Henri Becquerel stava studiando la capacità di certi composti chimici di emettere spontaneamente le così dette radiazioni.

Tuttavia Paul Villard non avrebbe mai potuto studiare le emissioni radioattive del Radio se questo non fosse stato scoperto 2 anni prima, esattamente il 21 dicembre 1898 dai già famosi fisici Maria Sklodowska ed il futuro marito Pierre Curie.

Studiando le proprietà di un particolare minerale ricco di uranio, la pechblenda, i coniugi Curie riuscirono a separare chimicamente da alcuni campioni tutto l’uranio, scoprendo che quest’ultimo continuava ad emettere ancora radiazioni.

Ricevettero il premio Nobel per la Fisica nel 1903. Madame Curie fu la prima donna scienziato a ricevere il prestigioso premio, bissando nuovamente otto anni più tardi, nel 1911 per aver scoperto ed identificato gli elementi chimici Radio e Polonio.

Le applicazioni mediche (ma non solo) dei raggi gamma furono le più svariate e purtroppo inizialmente anche totalmente prive di qualsiasi concetto di radio-protezione.

Verso la metà del ‘900 le costose sorgenti di Radio vennero rapidamente sostituite da quelle di Cesio e poi da quelle più performanti di Cobalto-60 dando vita alla “moderna” Radioterapia.