E’ a causa di un incidente stradale avvenuto ad un incrocio di Manhattan con un mezzo di trasporto carico di bidoni di rifiuti radioattivi che l’adolescente Matt Murdock colpito al volto, perde la vista, sviluppa a dismisura i restanti sensi ed acquisisce il formidabile senso “radar”, divenendo a tutti gli effetti un vero e proprio “uomo senza paura”!

Nonostante la radioattività, intesa come radiazione naturale, sia da sempre presente sulla Terra, proveniente in parte dallo strato di crosta terrestre ed in parte dallo spazio cosmico, fu solo nel 1896 che il fisico francese Henri Becquerel ne sancì la scoperta in senso sperimentale e scientifico, ricevendopoi il premio Nobel per la Fisica nel 1903.

La scoperta avviene quasi per caso mentre Becquerel studia la fosforescenza di alcuni materiali, supponendo che i raggi X scoperti l’anno precedente da Roentgen derivino da tale fenomeno luminoso. Tuttavia si accorse che nel caso dei sali di Uranio questi lasciavano impressionate le pellicole sensibili poste nelle vicinanze anche senza la presenza di fonti luminose esterne.

Dunque esistevano sostanze naturali in grado di emettere radiazioni in maniera spontanea e che vennero inizialmente chiamati raggi di Becquerel.

Il fenomeno del decadimento radioattivo è una proprietà specifica dei nuclei atomici instabili di perdere energia fino al raggiungimento più o meno breve di uno stato stabile dell’elemento.

I rifiuti radioattivi in ambito sanitario provengono principalmente dai reparti di Medicina Nucleare e si possono differenziare in due categorie:

a) quelli derivanti da applicazioni diagnostiche dove particolari sostanze radioattive chiamate radiofarmaci sono impiegate per diagnosticare diverse patologie e forniscono utili informazioni all’elaborazione di immagini attraverso gli esami SPECT, PET;

b) quelli provenienti da applicazioni terapeutiche dove alcune terapie, dette radio-metaboliche, utilizzano i radiofarmaci ad energia più elevata per distruggere le cellule cancerogene.

Entrando nella circolazione sanguigna del paziente, i radiofarmaci sono trasportati e rilasciano le radiazioni direttamente alle parti malate, venendo poi escreti nelle ore successive alla somministrazione.

Da qui l’importanza per quanto concerne la gestione della qualità delle apparecchiature, l’ottimizzazione delle procedure sui pazienti e la limitazione della dose agli operatori ed infine tutto ciò che riguarda la gestione dei reflui e dei rifiuti radioattivi.