Risonanze Magnetiche a campo molto basso

Nuove prospettive low cost per l'imaging RM?

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L’imaging di risonanza magnetica è una modalità di diagnostica per immagini di fondamentale importanza nella medicina odierna. In alcuni contesti, la tecnologia connessa risulta di più difficile accessibilità rispetto ad altre, per gli alti costi di installazione e gestione.
Una delle principali cause è l’elevato costo dei magneti di alto campo magnetico (tipicamente 1.5 o 3 Tesla) necessari per ottenere immagini di alta qualità o effettuare esami con tecniche avanzate. Una risonanza magnetica di alto campo richiede infatti l’utilizzo di magneti superconduttori che necessitano di bassissime temperature di lavoro, con utilizzo di liquidi di raffreddamento come l’elio liquido, che sono molto costosi e che necessitano di ulteriori dispositivi per garantire la sicurezza del paziente e dei lavoratori.
Un campo di ricerca molto interessante è quello di realizzare apparecchiature di risonanza magnetica con campi magnetici molto bassi, che a fronte di un campo di applicazioni più limitato, rendono non necessaria la tecnologia a superconduttore riducendo notevolmente i costi di gestione e installazione.
In questa ottica, recentemente i ricercatori della Università di Hong Kong hanno realizzato uno scanner con un campo magnetico di soli 0.055 Tesla, in grado di realizzare immagini di qualità diagnostica, implementando protocolli base per imaging cerebrale in grado di fornire informazioni rilevanti nel campo della diagnostica oncologica e dello stroke, i principali quesiti del neuroimaging al giorno d’oggi.
Nello stesso studio, i ricercatori hanno dimostrato la fattibilità di rendere superflua la presenza di una schermatura dai disturbi esterni (la così detta “Gabbia di Faraday”) intorno all’apparecchiatura adottando tecniche di intelligenza artificiale, rendendo così l’installazione ancora più semplice.
Il dott. Yilong Liu, il dott. Ed Wu e i loro collaboratori hanno pubblicato sulla prestigiosa rivista “Nature Communications” un articolo che descrive il prototipo da loro realizzato e i risultati ottenuti e che potete leggere a questo link https://go.nature.com/35BRvap .
E’ troppo presto per dire se questi risultati avranno un impatto dirompente nella medicina del futuro, in particolare garantendo una maggiore accessibilità a esami di risonanza magnetica in paesi a medio e basso reddito, ma certamente la ricerca prosegue per garantire innovazioni tecnologiche che semplifichino la vita dei sistemi sanitari e, ovviamente, dei pazienti.
Gli specialisti in fisica medica italiani hanno un ruolo di primo piano nella gestione della sicurezza degli scanner di risonanza magnetica e nel supporto alla clinica e lavorano in stretta collaborazione con i medici radiologi per garantire la qualità delle informazioni diagnostiche ottenute dagli esami.
Impegnati da tempo nell’elaborazione delle tecniche avanzate di risonanza magnetica e nei controlli di garanzia della qualità, stanno acquisendo competenze nel campo della intelligenza artificiale che sempre più promette di rivoluzionare molti aspetti della medicina del futuro.
Per chi fosse interessato ad approfondire il tema delle risonanze magnetiche di campi ultra bassi, può trovare un interessante resoconto qui: https://bit.ly/3tKzfDw .

(a cura di Roberto Sghedoni)