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cabina MT/BT sotto casa nel condominio - rischi da esposizione a campo elettromagnetico

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(@ffauve)
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Buongiorno a tutti,

la domanda verte sul campo magnetico emesso da una cabina MT/BT posizionata al piano terra del condominio, sotto un appartamento posto al primo piano (in particolare sotto le 2 camere da letto), e il potenziale rischio per la salute correlato a un'esposizione cronica a onde elettromagnetiche a bassa frequenza.

La cabina oggetto di discussione è dotata di 1 trasformatore MT/BT da 800 kVA isolato in olio, 1 quadro generale di media tensione facente parte di un anello ipotizzato di 300A, 1 quadro BT di distribuzione, 1 linea MT di collegamento tra quadro di media tensione e trasformatore, 1 linea BT di collegamento tra quadro BT e trasformatore.
La cabina servirà a soddisfare il fabbisogno elettrico del condominio (potenza elettrica calcolata = circa 190 kW) ma, verosimilmente, anche del quartiere in caso per esempio di black out.

Dato che l’appartamento è parte di un immobile in fase di ultimazione, non mi è stato ancora possibile ricevere dal costruttore, né verificare tramite un tecnico qualificato, i valori delle onde elettromagnetiche misurati nell’appartamento con cabina funzionante.
Sono tuttavia riuscita a consultare almeno l’analisi di impatto ambientale redatta dalla società che ha in carico il progetto di schermatura, che è stata eseguita tramite gli algoritmi di calcolo del software MAGIC.

Dall’analisi si legge che è stato previsto un sistema di schermatura con piastre schermanti di tipo WHCM-B/HCM-B su parte del soffitto della cabina, con relativa appendice su 1 parete della cabina attigua alla camera da letto sopra stante.

Dal report di impatto ambientale, si evince che a seguito delle opere di schermatura le curve di isolivello di induzione magnetica dovrebbero presumibilmente attestarsi intorno a un valore che va da 1 a 2 µT, a seconda delle zone, ad un’altezza pari a 2.7 mt dal pavimento della cabina (corrispondente al piano di calpestio dell’abitazione). Senza schermatura, alla stessa altezza, sarebbero intorno ai 3 - 5 µT.

Come potete ben comprendere, sono piuttosto allarmata dall’idea di una cabina MT/BT di questa potenza proprio sotto le stanze da letto. 

Se - da una parte - ai fini di consegnare l'appartamento, il costruttore e il distributore della rete dovranno dimostrare di rispettare il parametro inferiore a 3 µT Tesla, richiesto dal DPCM del 8 luglio 2003, tuttavia sia il valore di obiettivo qualità che quello indicativo da analisi di impatto ambientale sono molto superiori alla Soglia di Attenzione Epidemiologica di 0, 2 µT stabilita in base a studi scientifici riconosciuti dall’OMS.

Secondo voi io e la mia famiglia saremo realmente in sicurezza a vivere sopra la cabina? Oppure devo seriamente considerare l’idea di recedere dalla trattativa? La cosa che mi preoccupa maggiormente è che saremo soggetti non solo a un'esposizione cronica (quotidiana e di molte ore al giorno) ma anche a diretto contatto dei campi elettro magnetici, trattandosi di valori misurati a livello dei pavimenti.
Mi chiedo, inoltre, se il trasformatore posto al piano sottostante farà rumore o recherà in qualche modo disagio nella vita quotidiana?

Preciso, da ultimo, che in fase di proposta di acquisto e compromesso non figurava alcuna cabina elettrica sulla pianta relativa al piano terra e nemmeno ne è mai stata menzionata la costruzione sino a pochi mesi fa, a seguito di richiesta dell’ente locale di distribuzione dell’energia elettrica. 

Vi ringrazio anticipatamente per un vostro riscontro e disponibilità, scusate il testo lungo e le mole domande ma sono decisamente in ansia per questa situazione. Per qualsiasi ulteriore informazione sono a totale disposizione.

Colgo l’occasione per complimentarmi per il sito e l’iniziativa del forum che ho trovato davvero molto interessante e utile. Bravi!

 
Pubblicato : 1 Settembre 2023 18:45
(@ffrigerio)
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Buon giorno,

per coincidenza sono arrivati in pochi giorni due quesiti su argomenti in parte diversi ma che si prestano alla stessa considerazione iniziale di cui al post precedente.

Detto questo, segnalo che nella discussione sui limiti sopra richiamata e che riporto qui per comodità

https://fisicamedica.it/i-temi-della-fisica-medica/radiazioni-non-ionizzanti/5g-di-cosa-ci-dobbiamo-realmente-preoccupare/

sono citati anche i lavori sul campo a 50 Hz. Mentre periodicamente si sente parlare di nuovi studi che rimetterebbero in discussione la questione per le radiofrequenza, per le basse frequenze, le segnalazione di nuovi studi, di validità più o meno discutibile, sono piuttosto rare, segno probabilmente che non c'è molto altro da indagare.

Personalmente, per esempio mi aspettavo molto più clamore quando la famigerata ICNIRP, nel 2010 ha alzato i livelli di riferimento rispetto alle precedenti linee guida del 1998, che sono quelle dalle quali è tratto il limite attualmente vigente per la popolazione che, è bene ribadirlo, è di 100 uT.

L'obbiettivo di qualità di 3 uT è un compromesso tra il livello di riferimento ICNIRP e le preoccupazioni per eventuali effetti a lungo termine che non si sono poi di fatto provati.

In questo senso utilizzare la soglia di attenzione epidemiologica di 0,2 uT come limite è metodologicamente scorretto, anche in relazione al fatto che diversi apparecchi elettrici che usiamo regolarmente senza preoccupazioni, espongono a livelli 10 o 100 volte superiori.

Ricordo poi che gli effetti accertati dei campi a bassa frequenza interessano il sistema nervoso centrale, per questo, a livello di esposizioni professionali i valori di azione per esposizioni limitate agli arti sono più elevati rispetti a quelli relativi alle esposizioni della testa del tronco.

I 2 uT a pavimento pertanto potrebbero essere molti meno a livello del tronco.

Trovo invece meno infondata la sua preoccupazione per la questione del rumore e, mi permetto di aggiungere, delle vibrazioni.

Ora, se i progettisti si sono preoccupati di dimostrare la conformità dell'installazione alla normativa sui campi elettromagnetici, è lecito attendersi che uguale attenzione sia stata posta al rumore che fonte di frequenti contenziosi con ampia giurisprudenza.

Anche se non esistono danni diretti ai livelli di esposizione possibili, non è infrequente che un trasformatore possa trasmettere per via strutturale rumore e vibrazioni alle frequenze tipiche di 50 o 100 Hz che possono essere molto fastidiosi, anche in caso del rispetto dei limiti applicabili.

Le tecnologie per prevenire questi effetti ci sono ma l'installazione deve essere accurata.

Dalla sua domanda, molto ben posta e documentata, e di questo la ringrazio per l'utilità che può avere per altri utenti, si deduce che avrebbe già intenzione di far verificare la situazione da una persona esperta.

Mi permetto di segnalare che sia per i campi elettromagnetici sia per rumore e vibrazioni (chi scrive ha una certa esperienza in merito anche se esula dagli argomenti di questo forum), la verifica deve essere eseguita quando il trasformatore è in condizioni di carico massimo, cosa non sempre facile da verificare, quando c'è la disponibilità del tecnico.

 

 

 
Pubblicato : 2 Settembre 2023 14:43
(@ffauve)
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@ffrigerio

Buongiorno! Innanzitutto, la ringrazio di cuore per la risposta esaustiva.

In merito al discorso "rumore/vibrazioni" il mio dubbio è legato essenzialmente al fatto che si tratta di un trasformatore di grossa potenza e- a carico di tensione elevato potrebbe essere maggiormente rumoroso. Ciononostante, né nella valutazione di impatto ambientale né nei requisiti della cabina si fa alcun riferimento al rispetto delle norme acustiche.
Comprendo che, essendo l'immobile di nuova costruzione, oltre alla classe energetica il costruttore dovrà, su richiesta, produrre anche la certificazione acustica. Tuttavia, questa certificazione includerà anche eventuali test su rumori e vibrazioni prodotti anche dal trasformatore in cabina? 

A questo proposito, quali certificazioni è bene chiedere al costruttore pre-rogito per avere conferma della conformità alle norme sia per aspetto rumore/vibrazione che per onde elettromagnetiche?

Come le accennavo, vorrei appoggiarmi a un tecnico per fare dei rilievi, tuttavia per eseguirli a pieno carico o perlomeno a capacità nominale del trasformatore il palazzo dovrà essere per lo meno abitato e - presumibilmente - ciò sarà possibile solo dopo eventuale  rogito e consegna ...

Grazie e saluti!

 
Pubblicato : 6 Settembre 2023 23:40
(@ffrigerio)
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Buon giorno,

essendo questo forum dedicato alla fisica medica e anche considerato il disclaimer che ha accettato, non posso entrare nello specifico, certamente, il trasformatore è un impianto a servizio continuo e come tale rientra nella normativa sui requisiti acustici passivi degli edifici  ex DPCM 5/12/97 e successivi aggiornamenti normativi; un consulente esperto  saprà indirizzarla su tutti gli aspetti.

 
Pubblicato : 7 Settembre 2023 14:19
(@ffauve)
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@ffrigerio 
Ben ricevuto! La ringrazio nuovamente per la disponibilità e la veloce risposta

Saluti!

 
Pubblicato : 7 Settembre 2023 21:31
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