Buonasera, per sospetto Sm ho dovuto eseguire più risonanze ravvicinate e in concomitanza per altre motivazioni ho eseguito altre rm anche in altri distretti corporei. Ora per problemi di ernia alla schiena dovrei sottopormi nuovamente a risonanza tutta la colonna e dovrei ripetere anche encefalo. Sinceramente temo le conseguenze sul lungo periodo delle risonanze, so che non utilizzano radiazioni e dunque non parlo di effetti dovuti alle radiazioni quanto ad altri possibili effetti sul lungo periodo dovuti eventualmente ai campi elettromagnetici. Me ne preoccupo essendo appunto un esame che ho eseguito più volte e in tempi ravvicinati e dovrei prenotare nuovamente tali esami. Chiedo questo in quanto gli effetti sul cellulare non sono completamente noti dunque suppongo che una risonanza essendo enorme rispetto ad un cellulare possa eventualmente portare effetti molto più grandi di un telefono per esempio.
Vorrei integrare la domanda dicendo che tale dubbio è sorto anche perché leggevo che vi sono ancora ricerche sui campi magnetici e la loro nocività sul lungo periodo e diverse ricerche hanno evidenziato che i rischi vi sarebbero. Dunque mi chiedo la risonanza che è un campo magnetico enorme potrebbe eventualmente comportare rischi?
Gent.ma
la risonanza magnetica è una tecnica complessa che per ottenere l'immagine combina l'effetto di un campo magnetico statico, che è quello che implica i maggiori problemi di sicurezza a casa della forza che può esercitare sugli oggetti ferromagnetici, e campi elettromagnetici a frequenze molto diverse
Il campo statico è sempre presente mentre i campi a frequenza variabile sono applicati durante l'acquisizione.
Gli effetti di questi campi sull'organismo sono si oggetto di continui studi e anche di controversie, di cui abbiamo dato ampio conto in questo sito ma non esistono prove convincenti di una loro pericolosità lontanamente paragonabile a quella delle radiazioni ionizzanti.
Ricordiamo che la stessa ICNIRP, di cui abbiamo ampiamente discusso il ruolo, per esempio
https://fisicamedica.it/i-temi-della-fisica-medica/radiazioni-non-ionizzanti/5g-di-cosa-ci-dobbiamo-realmente-preoccupare/&source=gmail&ust=1696268844478000&usg=AOvVaw0Mj1O-8hO35vD4orKLH0A _"> https://fisicamedica.it/i-temi-della-fisica-medica/radiazioni-non-ionizzanti/5g-di-cosa-ci-dobbiamo-realmente-preoccupare/
ha nel 2010 "rilassato" le sue linee guida sulla prevenzione degli effetti dei campi elettromagnetici perchè ha riconosciuto che gli effetti descritti dal collega nel post che ha visto anche lei
https://fisicamedica.it/i-temi-della-fisica-medica/radiologia/rischi-in-sala-rm-perche-e-quali-comportamenti-adottare/&source=gmail&ust=1696268844478000&usg=AOvVaw0y8owS9milAZuHVJeZKkb o"> https://fisicamedica.it/i-temi-della-fisica-medica/radiologia/rischi-in-sala-rm-perche-e-quali-comportamenti-adottare/
sono in realtà reversibili e controllabili per evitare danni.
La Direttiva 2004/40/CE sui campi elettromagnetici è stata di conseguenza ritirata dalla Comunità Europea e successivamente sostituita dalla Direttiva 2013/35/UE, che oggi è recepita nella nostra normativa per proteggere i lavoratori, proprio perchè avrebbe bloccato alcuni sviluppi della risonanza magnetica privando i pazienti di un beneficio certo dovuto alle possibilità diagnostiche a fronte di un rischio indimostrato.
Cordial saluti
Dott. Francesco Frigerio