Buonasera gentilissimi. Sono estremamente preoccupata per tutti gli esami radiologici eseguiti negli ultimi anni. Riepilogo brevemente gli esami eseguiti :
2 tac cranio a distanza di poche ore per via di un movimento nella prima tac. (2018)
1 tac torace, 3 rx torace (anno 2019)
1 rx colonna dorsale (2021).
Mi sento preoccupatissima, ci penso continuamente...mi sento quasi segnata. Vi prego di darmi un vostro reale parere. Leggevo in alcune vostre risposte considerate gli esami tac come rischio paragonabile al vivere tot anni in aggiunta sulla terra. Non riesco a comprendere pienamente questo discorso. Sarò estremamente grata se vorrete darmi una risposta...ho fatto tanti esami ed in un breve tempo? Il rischio che corro è elevato? Negli esami non è indicato il dosaggio, ho chiesto e mi hanno detto che è una tac non di ultima generazione ma 16 strati (eseguiti tutti nella stessa struttura). Vi porgo distinti saluti e ringrazio tanto chi volesse darmi una risposta.
Buongiorno.
Vivendo sulla terra siamo costantemente esposti al fondo naturale di radiazioni ionizzanti, il che implica un rischio di danno radioindotto. Evidentemente si tratta di rischi non nulli ma piuttosto trascurabili, considerato che il nostro pianeta è un ambiente adatto alla vita del genere umano.
Gli esami a cui è stata sottoposta, basandosi sull'impiego di radiazioni ionizzanti, comportano un rischio di danno radioindotto, la cui entità è paragonabile a quello che Le deriva dal vivere sulla terra per qualche anno. Quindi... direi che non ha proprio senso sentirsi segnata. Se le indagini radiologiche fossero davvero così pericolose, le assicuro che il loro utilizzo non sarebbe consentito nella pratica medica.
Cordiali saluti
Grazie Dottoressa è stata davvero gentilissima. Leggevo che in uno studio gli abitanti di una zona vicino chernobil evacuati hanno stimato un assorbimento di radiazioni di 30 msv. Un assorbimento vicino agli msv degli esami radiologici sopra citati. E sempre in questo studio parlavano di tumori radiondotti anche 20 anni dopo posso chiedere cosa ne pensa?
Gent.ma,
lo studio dell'WHO al quale presumo si riferisca, peraltro non conclusivo e da prendere in considerare con grande cautela, analizza un evento con confrontabile con un'esposizione medica:
- Il disastro di Chernobyl ha comportato esposizioni esterne e interne a vari tipi di radioisotopi, una condizione completamente diversa rispetto a un'indagine TC o di diagnostica convenzionale
- Le indagine mediche vengono eseguite per garantire un beneficio al paziente, che deve essere superiore al rischio di danno radioindotto (principio di giustificazione), condizione evidentemente assente a Chernobyl.
Quanto alla comparsa di tumori dopo 20 anni, è un dato verosimile. I tumori radioindotti hanno notoriamente una latenza molto lunga.Â
Cordiali saluti