Buonasera ,
Sono Germana, Vi scrivo per avere cortesemente la vostra opinione in merito ad alcuni quesiti sui giorni di isolamento post terapia radiometabolica, che mi sono stati assegnati, cioè 10, in quanto ho un bambino di 18 mesi che momentaneamente non viene accudito da me e soggiorna in una casa diversa da quella in cui abitiamo e in cui adesso sono io.
Sono stata sottoposta ( per la prima volta) alla terapia per “trattamento radiometabolico con iodio 131 ablativo-audiuvante e di stadiazione in paziente con carcinoma papillare con aspetti di tipo convenzionale del dotto della tiroide, con associata tiroidite cronica linfocitaria. “
”In relazione alla scintigrafia globale post dose terapeutica la stadiazione attuale è T2N0M0”
Le domande principali che vorrei porVi, in quanto mi hanno detto che non ho una velocità di eliminazione particolarmente elevata, sono 2 :
- anche se io con molta attenzione seguo le indicazioni per la contaminazione che mi sono state date , la casa è poi sicura al 100% e il mio bambino puó tornare a vivere qui ?
- possiamo tornare ad abbracciarci( lui mi sta molto attaccato generalmente) e soprattutto a dormire nello stesso letto senza alcun pericolo per lui ?
Allego dati che mi sono stati consegnati alla dimissione .
Vi ringrazio in anticipo per le Vostre risposte.
Cordiali Saluti
Germana
Gentilissima Sig.ra Germana,
di seguito la risposta al suo quesito da parte del dott. Zoccarato e del Dott. Traino.
Cordiali saluti
—————————————-
Gentilissima sig.ra Germana,
sulla base delle informazioni da lei fornite, in merito ai quesiti posti, vorremmo innanzitutto tranquillizzarla rispetto alla sua prima domanda, ovvero:
“… la casa è poi sicura al 100% e il mio bambino può tornare a vivere qui?”
La risposta a questa domanda è: “certamente sì!”
Infatti a differenza dei composti chimici pericolosi per la salute della popolazione – in generale caratterizzati da una vita media praticamente infinita - le sostanze radioattive hanno tempi di dimezzamento limitati e ben definiti, non influenzabili dalle caratteristiche dell’ambiente esterno,
pertanto,
se si seguono correttamente le indicazioni per evitare le contaminazioni per il periodo che le è stato indicato, lei ha la assoluta certezza che la sua abitazione tornerà ad essere, per lei e per il suo bambino, il luogo sicuro e tranquillo che è sempre stato.
Venendo al suo secondo quesito: “possiamo tornare ad abbracciarci e soprattutto a dormire nello stesso letto senza alcun pericolo per lui?”
Senza voler in alcun modo sovrapporci alle indicazioni fornitele dal centro in cui é stata trattata, che certamente ha considerato attentamente tutte le variabili relative al suo trattamento, riguardo al quesito specifico da lei posto possiamo aggiungere che certamente potrà farlo ma, in considerazione della giovane età di suo figlio (< 2 anni) e sulla base delle sue abitudini (stretto contatto per periodi non brevi), saremmo propensi a suggerirle di prolungare, per un periodo non inferiore a 7 giorni, le restrizioni che le sono state raccomandate evitando contatti fisici non necessari a meno di ragioni psicologiche, nel qual caso dovrà comunque ridurre al minimo il tempo di contatto ravvicinato.
Trascorso questo periodo potrà tornare ad abbracciare il suo bambino in assoluta tranquillità.
Nel ringraziarla per la cortese domanda, le porgiamo i migliori auguri di una pronta guarigione
Cordialmente
Orazio Zoccarato
Claudio Traino