Buongiorno, mi chiamo Luca e avrei un quesito da porvi.
Io e mia moglie stiamo provando ad avere un bambino e ieri mattina ci siamo recati in un ospedale appena fuori città per effettuare le analisi di routine pre-concepimento.Â
Uscendo dall'ambulatorio dopo aver effettuato i prelievi mia moglie si è accorta che nel corridoio accanto c'era la porta tipica delle sale radiologiche con luce rossa accesa e vari cartelli con divieto di accesso per rischio radiologico. Informandoci è uscito fuori che la stanza dove effettuano quotidianamente i prelievi è confinante con una sala tac. Praticamente l'ambulatorio prelievi si trova all'interno del reparto di radiologia confinante proprio con la sala tac.
Chiedendo informazioni ci hanno detto che la sala è schermata e non ci sono rischi tuttavia il dubbio che ci assale ora è se comunque delle radiazioni possano essere permeate lo stesso attraverso il muro e possano compromettere quindi un eventuale concepimento o creare danni in donne in età fertile.
Concludo chiedendo gentilmente se ci consigliate di rimandare ed aspettare del tempo per stare tranquilli che non possa crearsi nulla di anomalo collegato a questo episodio.
Grazie infinite
Luca
Gentilissimo,
le informazioni che vi hanno fornito sono corrette, gli spessori delle pareti delle stanze nelle quali sono ubicate le apparecchiature radiogene sono progettate e realizzate per garantire, durante il funzionamento, la tutela della popolazione che si trova all'esterno.Â
Davvero non vi è alcun motivo per essere in ansia per la circostanza verificatasi.
Cordiali saluti
Â
Stefania delle Canne Paola Bregant
Responsabili della rubrica 'ilfisicomedicorisponde