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Gravidanza

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(@pomfrari)
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Salve 

il 9 di settembre ho avuto l’ultima mestruazione e il 25 ho eseguito una radiografia alla colonna vertebrale e bacino solo che poi il 13 di ottobre ho scoperto di essere incinta. Dal 22 al 24 ero in ovulazione 

C’è qualche rischio per il bambino da dover abortire? L’ho tanto desiderato solo che privandoci da tanto avevo perso le speranze per cui non sapevo di essere incinta 

 

grazie mille 

 
Pubblicato : 16 Ottobre 2023 16:00
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(@fisicimedici)
Post: 117
Membro
 
Gentilissima Sig.ra,  
 
la ringraziamo per aver espresso le sue preoccupazioni alla AIFM. Abbiamo letto con attenzione il suo quesito e possiamo senz’altro rassicurarla fornendole alcune informazioni generali.  
 
Gli effetti che le radiazioni ionizzanti possono avere sul feto o sull’embrione vengono valutati sulla base di una grandezza fisica chiamata “dose” che dipende dal tipo di indagine radiologica e dalle modalità di esecuzione dell’esame. Inoltre, il rischio da esposizione alle radiazioni ionizzanti è funzione dell’età gestazionale.  
 
Nel primo stadio della gravidanza (fase di pre-impianto), corrispondente alle prime due settimane dal concepimento, l’effetto più probabile è l’aborto spontaneo, ma è molto raro che possa manifestarsi per dosi inferiori a 100 mGy; tale valore rappresenta inoltre una vera soglia di dose per altri effetti, quali le malformazioni o il ritardo mentale, per i quali la massima sensibilità si verifica comunque in una fase più avanzata della gravidanza (periodo dell’organogenesi).
 
Sebbene per una valutazione accurata di dose sia necessario conoscere i dettagli tecnici relativi all’indagine radiologica eseguita e sebbene il rischio associato alle radiazioni ionizzanti non sia mai considerato pari a zero, ci sentiamo di escludere che l’embrione possa aver assorbito un livello di dose prossimo ai 100 mGy e di ipotizzare un valore decisamente più basso. In altre parole, vista la precoce età gestazionale e il livello di esposizione ipotizzato non elevato, riteniamo che la sua gravidanza possa proseguire senza sequele dovute all’esposizione a radiazioni ionizzanti.  
 
Un’indicazione approssimativa delle dosi fetali derivanti dalle più comuni procedure diagnostiche è documentata sul sito ufficiale della Agenzia internazionale per l'energia atomica (IAEA) - https://www.iaea.org/resources/rpop/health-professionals/radiology/pregnant-women .
 
Di seguito riportiamo inoltre quanto indicato nella pubblicazione ICRP 103 (Raccomandazioni della Commissione Internazionale di Radioprotezione), autorevole nel campo della radioprotezione, al paragrafo 7.4 (Esposizione di pazienti gravide): “L'interruzione della gravidanza a causa dell'esposizione alle radiazioni è una decisione individuale influenzata da molti fattori. Dosi assorbite inferiori a 100 mGy all'embrione/feto non dovrebbero essere considerate un motivo per interrompere la gravidanza”.
 
A titolo di confronto, tenga presente che tutti noi siamo esposti continuamente, in qualsiasi parte del mondo viviamo, alla radiazione naturale proveniente dal suolo e dal cosmo. Il nostro organismo assorbe queste radiazioni che in un anno danno una dose paragonabile (e in alcuni casi anche maggiore) a quella associata alla maggior parte degli esami radiologici.  
 
Pertanto, l’esecuzione dell’esame da lei effettuato non modifica sostanzialmente i rischi intrinseci naturalmente presenti in ogni gravidanza.  
 
Se anche questa risposta non fosse sufficiente a tranquillizzarla, per ulteriori dubbi o perplessità la invitiamo a non fare ricerche su web o, almeno a consultare pagine pubblicate da Associazioni di comprovata scientificità quali AIFM - https://fisicamedica.it/fisico-medico-risponde/categorie-speciali - o a contattare il Fisico Medico che opera presso la struttura sanitaria in cui ha eseguito l’esame.  
 
Nella speranza di essere stati di aiuto, la ringraziamo ancora per averci contattato e la salutiamo cordialmente.  
 
Pubblicato : 18 Ottobre 2023 15:20
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