Salve.
Chiedo anticipatamente scusa per la domanda banale che Vi formulerò con la presente.
Stamane mi sono recato in aeroporto; durante la consueta effettuazione dei controlli (e.g. bagagli, bodyscanner),
ho sostato, nell'attesa di ricevere dal personale dedicato l'ok per attraversare il bodyscanner,
nelle vicinanze (quasi adeso) allo scanner usato ai fini del controllo radiografico dei bagagli e degli oggetti posti nei "vassoi" ad hoc.
La durata delle permanenza è stata di circa 2 minuti, 2 minuti e mezzo.
Chiedo eventuale rischio radiologico connesso alla vicinanza a tale scanner (che, a mio saputo, emana radiazioni di tipo X).
Più specificatamente, una potenziale dose di radiazioni (equivalente a Rx torace)?
Resto in attesa di un vostro cortese riscontro.
Ringrazio, inoltre, per le spiegazioni esaustive che fornite quotidianamente all'utenza esterna (non proprio "dentro" la materia).
Cordiali saluti.
Gentile Andrea,
Nei sistemi scanner per controllo bagagli e oggetti, come quelli presenti negli aeroporti, la sorgente di raggi X è opportunamente schermata proprio al fine di evitare che le radiazioni siano presenti nelle zone circostanti.
Solo a stretto ridosso delle tendine piombate può essere misurato un livello esiguo di radiazione quando queste vengono sollevate dal passaggio degli oggetti. Il livello è talmente basso che gli addetti alla sicurezza che si possono avvicinare al nastro per tutto il turno di lavoro, non sono considerati lavoratori esposti a radiazioni
Nelle zone in cui le persone si trovano a stazionare il livello di esposizione è nullo.