Martedì 24 ottobre 2017 si è svolto il primo Journal Club virtuale del nostro Gruppo di Lavoro sull’SBRT, proposto dal sottogruppo JC (Carbonini, Garibaldi, Moretti, Talamonti). L’argomento che abbiamo trattato è stato la radiobiologia della SBRT applicata al polmone, partendo da un articolo pubblicato recentemente da Ruggero Ruggieri et al. su EJMP dal titolo: “Optimal dose and fraction number in SBRT of lung tumours: A radiobiological analysis“. Abbiamo chiesto a Ruggero di condividere con noi la sua esperienza sull’argomento, partendo dalla rilettura critica del suo lavoro. L’iniziativa ha riscosso un grande successo dato che si sono collegati una quarantina di fisici da più di venticinque centri da tutta Italia. Nonostante piccoli problemi tecnici di audio, numerose domande ed interventi si sono susseguiti denotando un grande interesse per l’argomento e facendo sforare di mezz’ora il tempo che avevamo dedicato a questa iniziativa (1 ora). Ringraziamo Ruggero per la disponibilità a fare da pioniere per questa iniziativa e per la chiarezza con cui ha trattato un argomento magari non a tutti familiare. Per chi fosse interessato, nella sezione del sito dedicata al GdL SBRT sono riportate le diapositive della presentazione di Ruggero.

 

1 COMMENTO

  1. Ho partecipato al JC virtuale ed il mio riscontro è sicuramente molto positivo; al di là degli interessanti contenuti  individuati nello specifico della giornata, la potenzialità di questi collegamenti è notevole, consentendo un contatto ed un confronto paragonabili a ciò che potrebbe realizzarsi in un convegno di tipo tradizionale, ma senza l’incombenza dello spostamento. Certo, immagino siamo tutti d’accordo sul fatto che l’incontro virtuale non si debba consistentemente sostituire in futuro a riunioni, seminari, corsi e congressi “effettivi”, sarebbe un impoverimento, ma sicuramente li può efficacemente integrare, vista la sempre più incalzante mancanza di tempo, il taglio dei finanziamenti per rimborso spostamenti da parte delle Aziende ospedaliere e la indiscutibile praticità. Rispetto all’evento specifico, ossia quello del 24 ottobre, probabilmente c’è qualche messa a punto di tipo tecnico da perfezionare, come l’audio un po’ intermittente, la mancanza di microfoni da parte di alcuni partecipanti (fra cui la sottoscritta) e la possibile inesperienza (causa, per esempio, di un brusio di fondo talvolta sovrapposto alle parole del relatore), ma credo siano tutti elementi superabilissimi nel breve, a fronte degli enormi vantaggi che questa metodica di comunicazione ci offre.
    Riflettendo su quanto esposto da Ruggero Ruggeri, con il quale mi complimento, molti Take home messages, fra cui le evidenze sull’opportunità dell’approccio mediante le cinque-sei-otto frazioni, rispetto alle tre di diffuso utilizzo nella SBRT del polmone, mi hanno interessata e colpita, come pure il grafico inerente. Non ho colto, probabilmente distratta dall’impaccio del mio primo collegamento, se l’inclusione del fattore ipossia nel modello ed i relativi riscontri teorici siano anche supportati da un’evidenza clinica (per esempio, dati di follow up e relativo confronto tra i diversi frazionamenti), ma avrò sicuramente modo di approfondire.
    Rinnovo intanto i miei complimenti per l’iniziativa e vi ringrazio.