Page 50 - Fisica In Medicina n° 2/2017
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= =quattro gruppi multidisciplinari (fisico, medico e tecnico) che sono andati fisicamente a Zenica, due settimane a turno, per coprire i primi 2 mesi e mezzo di attività clinica con i pazienti.In Bosnia non c'è un percorso di studi specifico per i fisici medici per cui i problemi sono stati molti e abbiamo dovuto mettere a frutto tutte le nostre capacità di" problem solving" (che peraltro siamo costretti ad utilizzare tutti i giorni in casa nostra). La trasferta è stata comunque faticosa per le tantissime ore di lavoro e per l'inospitalità della città dal punto di vista dell'inquinamento dell'aria, a tratti veramente irrespirabile. L'incontro con una cultura differente (molto), l'essere noi in prevalenza donne, avere ritmi di lavoro totalmente diversi dai loro e non disporre di grande dotazione tecnica è stato certamente un problema che però, alla fine, ha condotto ad uno scambio vero e profondo trasformandosi in incontro. Siamo stati orgogliosi di avere contribuito così fattivamente ad un progetto i cui risultati continuano ancora oggi con pazienti regolarmente trattati dal centro e con un flusso di lavoro mutuato dalle nostre realtà. Poter assistere al primo "on" dell'acceleratore su un paziente in carne ed ossa è stata un'esperienza unica, magari subito dopo aver convinto il Ministro della Salute a concedere l'autorizzazione ai trattamenti (proprio così!). A esperienza ormai finita posso affermare che siamo stati molto apprezzati come fisici, per l’abilità operativa, organizzativa e gestionale dimostrata, ma anche per la capacità di relazionarci umanamente con persone che vivono in una realtà così diversa dalla nostra; il bilancio finale, quindi, non può che essere positivo sotto tutti i punti di vista.41


































































































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