Buongiorno,
vicino alla nostra abitazione passano i cavi di un elettrodotto alta tensione. Ho letto che i campi elettromagnetici dipendono da quanto è carico l'elettrodotto, ma volevo capire se esiste comunque una distanza indicativa oltre la quale, anche con carico diciamo massimo, si arriva a un'intensità minore di 0,03/0,02 microtesla, che per quanto ho appreso secondo alcuni studi dovrebbe essere quella sicura anche per i bambini. A vostro parere anche un'intensità di 3 microtesla può comunque essere considerata priva di rischi dal punto di vista della salute?
Inoltre, leggendo altre domande e risposte sul forum, ho visto che è possibile misurare i campi elettromagnetici all'interno di un'abitazione: lo si fa solo rivolgendosi all'arpa?
Grazie.
Buon giorno
Il valore più basso della soglia di attenzione epidemiologica è 0,2 uT stabilito in base agli studi scientifici riconosciuti
https://www.who.int/peh-emf/publications/facts/fs322/en/
ovvero 10 volte il numero da lei citato.
Ribadisco che non è comunque un valore che può essere adottato come limite perchè non parleremmo più di elettrodotti ma di qualunque apparecchio elettrico, come si evince facilmente dagli esempi riportati nelle altre risposte sul tema in questo blog.
Dal punto di vista scientifico si può affermare che sotto 100 uT non si verificano effetti a breve termine, condizioni "prive di rischio dal punto di vista della salute" non sono note.
Il valore di 3 uT è stato fissato senza un riferimento alla prevenzione di un particolare effetto, ma come "obbiettivo di qualità" ovvero valore al quale tendere, e cautelativamente, stabilito come limite di progetto quando un nuovo elettrodotto potrebbe essere costruito in vicinanza delle abitazioni.
La misura dell'esposizione possono farla oltre alle ARPA anche diversi studi professionali e società specializzate in igiene industriale e ambientale o in fisica sanitaria.
I fisici medici operano di solito all'interno della struttura di Fisica Sanitaria della propria istituzione ma in qualche caso sono organizzati e attrezzati anche per misure ambientali, deve verificare nel suo territorio.
La ringrazio per la risposta.
Mi scusi, intendevo il valore di 0,2, ho sbagliato a digitare.
Quello che diciamo mi preoccupa per la salute dei bambini relativamente agli elettrodotti, rispetto agli apparecchi elettrici di casa ai quali non siamo sempre vicini, è (per intenderci) che sono sempre lì e quindi la lunga esposizione, giorno e notte (nel caso di un'abitazione vicina ai cavi naturalmente). Da un lato spero di essere io un po' troppo paranoica e che non ci sia da preoccuparsi più di tanto.
Proverò allora a verificare se è possibile effettuare una misurazione.
Grazie.
