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Colonnine elettriche muro perimetrale abitazione

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(@giove85)
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Buongiorno, chiedo un parere su una questione che genera in me non poca preoccupazione. Nel condominio in cui vivo, abito al piano terra, sono state installate nella zona comune e, precisamente, sulla parete frontale dell’edificio, 9 colonnine (wallbox) per la ricarica dei veicoli elettrici. Per questione di spazio, di quiete 9, 6 sono state installate sul muro perimetrale della mia abitazione e 4 di queste insistono sulla muro oltre il quale c’è la camera dei miei due bambini (6 e 3 anni). Premettendo che io ho sempre avuto la fobia delle radiazioni, dei campi elettromagnetici, ecc., mi chiedo se ci sono rischi per la salute per la mia famiglia e principalmente per i miei bambini. Al momento le 9 colonnine (che da quel che ho capito sono collegate ad un contatore da 100 kw ripartiti per queste 9 colonnine) sono state solo attivate e quindi non sono ancora state utilizzate ma ovviamente a brevissimo i condomini inizieranno a fruirne. 
ci sono quindi diversi dubbi rispetto ai quali avrei bisogno di risposte. A parte la domanda più ovvia, ci sono rischi per noi, la legge consente l’installazione di wallbox su pareti di un edificio adibito ad abitazione? I campi elettromagnetici sono generati per il solo fatto che queste colonnine sono attive o é necessario che ci sia effettiva attività di ricarica? É opportuno richiedere una misurazione, ad esempio all’ARPA, o forse sto esagerando io? In generale c’è qualcosa che dovrei fare o che potrei fare per capire se ci sono dei rischi e quindi muovermi conseguentemente? Non so, una schermatura, anche lato interno, quindi privatamente?
Grazie. 

 
Pubblicato : 12 Dicembre 2024 12:01
(@ffrigerio)
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Buon giorno.

La risposta sintetica è che si, sta esagerando.

Rimanendo nella fisica, le colonnine generano campo magnetico proporzionale alla corrente erogata, quindi il massimo valore del campo è atteso quando a ciascuna colonnina è collegata un'auto con la batteria "completamente" scarica. Le virgolette dovute al fatto che i vari sistemi di ottimizzazione della carica per aumentare la durata della batteria fanno si che difficilmente la batteria si ricarichi da zero, ma questo dipende dal veicolo, dalle condizioni, dall'età delle batterie etc. Man mano che procede la carica, il campo si riduce. 

Il solo spessore della parete poi, è in grado di ridurre significativamente il valore del campo; per una bobina circolare ideale, la riduzione è proporzionale al cubo della distanza. La colonnina di ricarica non è una semplice bobina ma l'effetto è comunque notevole. Una misura, anche eseguita da un ente idoneamente attrezzato, oltre la parete difficilmente riuscirebbe a individuare la presenza di un'auto in ricarica se non eventualmente nei primi minuti; è comunque il costruttore che deve garantire la conformità ai limiti di esposizione e all'obbiettivo di qualità per la popolazione.

E'  possibile aggiungere una schermatura sulla parete.  Le schermature tuttavia vanno progettate ed eseguite con una certa attenzione: una lastra metallica sulla parete può essere una soluzione a distanza ma potrebbe aumentare addirittura il campo a contatto, per questo motivo, per i costi, e per il fatto che il valore di campo magnetico atteso è veramente basso sconsiglio di provarci.

Nel dubbio si rivolga comunque ad un professionista (ARPA difficilmente si muove tra privati) che sia in grado di comparare le misure con le normative vigenti, che sono già cautelative, chi accusa gli enti preposti di conflitto di interesse ha poi interesse a guadagnare sulla paura, per questo la ringraziamo di essersi rivolto alla nostra associazione.

 

 
Pubblicato : 12 Dicembre 2024 16:12
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