DIPENDE, Bisogna distinguere tra :
- apparecchiature con campo magnetico fino a 2 Tesla, per le quali “Sebbene
non esistano evidenze che dimostrino una sensibilità dell'embrione ai campi magnetici ed ai campi a radiofrequenza di intensità e potenze utilizzate nella attuale strumentazione RM ad uso diagnostico, è prudente escludere dall'esposizione le donne nel primo trimestre di gravidanza, tranne nei casi di effettiva e improrogabile necessità, valutati dal medico, sotto la sua responsabilità. La paziente sarà preventivamente informata sui possibili rischi dell'esame” (D.M. 2 agosto 1991)
- apparecchiature con campo magnetico superiore a 2 Tesla, il cui uso in Italia è ancora ristretto all’ambito della ricerca, e per le quali lo stesso decreto esclude, come misura precauzionale, la possibilità di fare l’esame su donne in stato di gravidanza.