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In cosa consiste un esame RM di spettroscopia?

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(@Anonimo)
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La RM oltre a fornire le immagini e quindi a dare indicazioni riguardo la morfologia di un organo è in grado, con tecniche opportune e disponibili solo sulle RM tecnologicamente più avanzate, di fornire informazioni di tipo funzionale. La spettroscopia è una di queste tecniche ed è molto utilizzata ad esempio nella diagnosi dei tumori. Spesso infatti le sole immagini RM non sono in grado di definire lo stadio di un tumore o di differenziare una patologia benigna da una patologia maligna. Integrando un esame tradizionale con la tecnica spettroscopica si può pertanto aumentare l’efficacia diagnostica dell’esame stesso. Tale tecnica permette di valutare le caratteristiche biochimiche dei tessuti, in modo assolutamente non invasivo, e comporta il solo prolungarsi di qualche minuto di un esame RM tradizionale. Possiamo sicuramente affermare che si tratta di una tecnica diagnostica molecolare, per cui molto sensibile anche a modeste modifiche del tessuto. Alla elevata sensibilità si contrappone però una specificità non sempre elevata, poiché una modifica biochimica di un tessuto può non corrispondere necessariamente ad una univoca interpretazione. Per questo motivo la spettroscopia deve essere eseguita da personale altamente addestrato e con le adeguate competenze, che abbracciano non solo la sfera clinica ma che riguardano anche le conoscenze di fisica e matematica alla base della tecnica. Un esame di spettroscopia richiede infatti una elaborazione successiva all’esame in cui i dati forniti dalla RM devono essere opportunamente elaborati e processati con particolare attenzione, onde evitare di mal interpretare le informazioni ottenute.
La spettroscopia trova ampie applicazioni per le patologie del sistema nervoso centrale, per il tumore della prostata e della mammella.

 
Pubblicato : 9 Gennaio 2017 13:19
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