Buongiorno,
sono stato contattato privatamente per una curiosità cui ho provato a rispondere, ma vorrei approfondire la questione dal punto di vista "storico" e verificare di aver fornito informazioni corrette.
La domanda di base si può riassumere in due punti:
- è possibile effettuare trattamenti di radioterapia (plesio/roentgen) con un tubo da diagnostica?
- i produttori hanno mai immesso nel mercato tubi che potessero assolvere entrambe le funzioni?
A me risulta che la struttura sia la stessa (sempre di tubi a raggi X si tratta), ma le problematiche cui dare maggiore rilevanza in fase di progetto in antitesi:un tubo per terapia deve avere un output sufficiente a fornire una dose terapeutica, quindi un sistema di raffreddamento dell'anodo molto efficace (tipicamente con scambiatore olio/acqua); per ridurre il carico termico sull'anodo si può optare per un fuoco di dimensioni maggiori, mentre un tubo per diagnostica deve avere un fuoco quanto più piccolo per garantire la risoluzione spaziale e un output inferiore.
Più nello specifico mi è stato chiesto se negli anni '60-'70 i grandi produttori (Philips, Siemens) avessero intrapreso la strada di produrre macchine adatte a entrambi gli scopi; non ne ho mai sentito parlare, ma la mia conoscenza dell'evoluzione di tali apparecchiature è limitata.
Qualcuno ha mai approfondito la questione?
Grazie,
Giuseppe Rinaldin
Gentilissimo
a quanto mi risulta non esistono tubi per diagnostica e terapia proprio per il motivo che dice Lei (opposte necessità sul carico termico). Non Le posso però garantire che questo sia lo stato dell'arte, sinceramente è un problema che non ho mai sentito affrontare