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Radioterapia
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Buongiorno e sempre grazie per i vostri chiarimenti.
Volevo chiedervi in che modo e con quale intensità una persona che fa trattamenti radiometabolici o radiosistemici può contaminare gli altri ed in particolare con riferimento alle persone che fanno lavori per cui entrano in contatto con pubblico (anche con bambini), come ad esempio i cuochi di ristorante che preparano da mangiare per tante persone e maneggiano gli alimenti, che lavorando nel settore privato spesso non hanno tutele per poter stare a casa in convalescenza.
Grazie infinite per il vostro aiuto.
Pubblicato : 11 Agosto 2025 23:39
Gent.ma Sig.ra Lucia,
innanzitutto la ringraziamo per essersi rivolta al Forum AIFM Il Fisico Medico Risponde.
In merito al suo quesito relativo a possibile contaminazione di persone del pubblico da parte di soggetti sottoposti a trattamenti medico nucleari con somministrazione di radiofarmaci per una risposta esaustiva sarebbe necessario conoscere alcuni dati specifici del trattamento a cui lei si riferisce: la patologia da trattare, il radiofarmaco somministrato, l’attività (quantità) somministrata, la biodistribuzione e la cinetica del radiofarmaco (in quali organi si accumula e per quanto tempo ci rimane).
Ciò premesso, per quanto riguarda il caso specifico da lei illustrato (“cuochi di ristorante che preparano da mangiare per tante persone e maneggiano gli alimenti”) il rischio da contaminazione a cui lei fa riferimento si potrebbe concretizzare attraverso alcune vie di eliminazione del radiofarmaco dall’organismo quali, tra le più comuni, la saliva e il sudore che potrebbero contenere alcune tracce del radiofarmaco somministrato. Tali fluidi potrebbero quindi venire a contatto con gli alimenti, contaminandolo.
Tutto ciò premesso ci sentiamo nella condizione di tranquillizzarla. La vigente normativa italiana in materia di protezione della popolazione dalle radiazioni ionizzanti considera anche il caso da lei illustrato all’interno del più ampio argomento delle esposizioni mediche (D. Lgs 101/2020 Allegato XXXV). In particolare il legislatore ha fissato il vincolo di dose efficace per l’esposizione degli individui della popolazione a seguito della dimissione di pazienti portatori di radioattività.
Nel caso di somministrazione di radiofarmaci e dispositivi medici contenenti sostanze radioattive, il medico specialista è obbligato a fornire al paziente raccomandazioni specifiche atte ad evitare che vengano superati i vincoli di dose fissati. In tali raccomandazioni devono inoltre essere previste esplicite indicazioni in merito alla tutela di soggetti fragili (donne in stato di gravidanza, dei nascituri) e dei bambini.
In caso di dubbi o richieste specifiche le suggeriamo pertanto di contattare il Centro presso il quale è stato effettuato il trattamento che potrà fornirle ulteriori e specifiche indicazioni comportamentali, ove necessarie.
Nel ringraziarla per essersi rivolta alla AIFM la salutiamo cordialmente
Dott. Vittorio Cannatà
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Pubblicato : 19 Agosto 2025 13:46
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Grazie mille per le dettagliate spiegazioni.
Cordiali saluti
Questo post è stato modificato 4 settimane fa da Lucia Perna
Pubblicato : 20 Agosto 2025 23:19