Buongiorno,
Due giorni fa mio figlio di 7 anni è stato sottoposto presso il pronto soccorso di Scorrano (LE) a 3 radiografie per un dolore all'anca sotto sforzo e difficoltà di movimento, in particolare a RX BACINO(1PR) e RX ANCA DX.
Vorrei conoscere la dose di radiazione assorbita con le 3 "scansioni" in questione ed il rischio connesso in termini di danni biologici anche a lungo termine.
Ritengo inoltre che le radiografie siano state effettuate senza giustificazione reale e senza previo parere di un ortopedico, in quanto il dolore all'anca era appena comparso e la mattina dopo era giá sparito.
Sarei molto grata se mi aiutaste a fare luce sulla questione.
Grazie cordiali saluti.
Buongiorno Sig.ra Giulia,
per poter rispondere precisamente alla sua domanda circa la dose da radiazioni assorbita dal bambino, dovremmo conoscere i parametri tecnici relativi all'esame e all'apparecchiatura impiegati. Possiamo tuttavia affermare che, per queste tipologie di indagine, la dose al paziente anche in età pediatrica risulta molto contenuta.
La dose stimata per questo tipo di esami può essere equiparata a qualche giorno “aggiuntivo” di esposizione al fondo naturale di radiazione. Infatti tutti noi, in qualsiasi parte d’Italia (o più in generale del mondo) viviamo, siamo sottoposti ad una esposizione continua (e in taluni casi intensa) alle radiazioni ionizzanti, per molti aspetti simili a quelle utilizzate per eseguire gli esami radiografici di Suo figlio.
E’ ragionevole pertanto ritenere quali solo altamente speculative le ipotesi di un aumento della probabilità naturale di sviluppare un tumore e più in generale dell’insorgenza di danni a carico della salute di Suo figlio .
Infatti anche nell’ ”AAPM Position Statement on Radiation Risks from Medical Imaging Procedures” ( https://www.aapm.org/org/policies/details.asp?id=439&type=PP ) della prestigiosa Associazione America di Fisica Medica sui rischi di radiazioni dalle procedure di imaging medico, è chiaramente ribadito che “Al momento, le prove epidemiologiche a supporto della maggiore incidenza di cancro o mortalità da dosi di radiazioni inferiori a 100 mSv non sono conclusive. Poiché le dosi di diagnostica per immagini sono in genere molto inferiori a 100 mSv, quando tali esposizioni sono appropriate dal punto di vista medico, è molto probabile che i benefici previsti per il paziente superino qualsiasi piccolo potenziale rischio(…). Data la mancanza di consenso scientifico sui potenziali rischi derivanti da basse dosi di radiazioni, le previsioni sull'incidenza ipotetica del cancro e sulla mortalità dovute all'uso dell'imaging diagnostico sono altamente speculative. L'AAPM e altre organizzazioni per la protezione dalle radiazioni scoraggiano specificamente queste previsioni di danno ipotetico. Tali previsioni possono portare a storie sensazionalistiche nei media pubblici. Ciò può portare alcuni pazienti a temere o rifiutare l'imaging medico sicuro e appropriato, a scapito del paziente.”
In merito alle sue perplessità rispetto alla necessità di esporre suo figlio a radiazioni ionizzanti siamo anzitutto a ricordarLe come, per il principio di giustificazione alla base della radioprotezione (D. Lgs. 101/2020 - Art. 157), ogni radiografia deve essere valutata essenziale e necessaria per la salute del paziente dal prescrivente (che non necessariamente è un Medico Ortopedico) e dallo specialista radiologo, ovvero il rapporto rischio/beneficio da essa derivante deve ritenersi del tutto a favore del beneficio.
Se anche questa risposta non dovesse tranquillizzarla, per dubbi e perplessità La invitiamo a non fare ricerche su web o, almeno a consultare pagine pubblicate da Associazioni di comprovata scientificità quali AIFM - https://fisicamedica.it - o a contattare uno Specialista in Fisica Medica della Struttura presso cui è stato eseguito l’esame. Anche in questo caso AIFM sarà lieta di indirizzarla verso gli Specialisti in Fisica Medica in grado di confrontarsi direttamente con Lei.
Nella speranza di essere stati di aiuto, La ringraziamo per averci contattato e La salutiamo cordialmente.