Buongiorno
Volevo porvi un quesito su cui già ho letto qualche altra vostra risposta che fortunatamente mi ha rasserenato.
Io ho 36 anni e a luglio 2019 ho effettuato una tac cranio(per fortuna negativa) per una botta in testa.
Soltanto dopo ho ripensato che pochi anni prima..quando avevo 31 anni avevo già effettuato una tac addome e a distanza di 10 mesi da questa un altra tac cranio per delle vertigini che avevo da mesi.
A questo punto mi e salita purtroppo un po' di ansia legata al rischio per le radiazioni che posso aver accumulato nell' effettuare queste tre tac seppur a distanza di qualche tempo l una dall' altra e su distretti diversi. Ho già letto da vostre altre chiare risposte che il rischio,seppur esistente,e comunque del tutto casuale e di poco superiore al rischio normale che abbiamo tutti nella vita di incorrere in un tumore, ma la mia paura e dovuta all eventuale accumulo di radiazioni a causa di queste tre indagini.
In particolare quella che mi preoccupa di più e quella all' addome (visto che per la tac cranio ho letto che cmq il dosaggio e molto basso e il cervello e uno degli organi meno radiosensibili) visto che dovrebbe erogare una dose di radiazioni a quell' unica zona piuttosto alta e,ciò che e peggio,tutte insieme e non spalmate in un arco temporale che può essere ad esempio un anno(così come e per il fondo naturale).
Ora che ho un bambino piccolo ho qualche ansia in più sul mio futuro e vorrete scusarmi se pongo l ennesimo quesito sul rischio corso a causa di questi esami e se, effettivamente, c e motivo di preoccuparsi.
Grazie per la risposta che vorrete darmi.
Per farLe una stima di dose personalizzata, avrei bisogno di informazioni più dettagliate. I valori di dose efficace per una TC dell'addome, in particolare, possono essere molto diversi a seconda della modalità di esecuzione dell'esame, presenza o meno del mezzo di contrasto, numero di serie acquisite ect etc.
Pur essendo disponibile a effettuare la valutazione se mi dovesse fornire i dati richiesti, ritengo che sia di scarsa utilità. Non mi aspetto risultati tali per cui si possa parlare di rischi più che trascurabili o minimi.
Quando un medico prescrive un'indagine radiologica fa già una valutazione rischio - beneficio. Se l'esame viene richiesto, significa che è considerato essenziale per fare una diagnosi, per escludere o confermare la presenza di una patologia, per definire, se necessario, il percorso terapeutico e che non esistono metodi diagnostici alternativi altrettanto efficaci. In altri termini, è molto più pericoloso per il paziente non fare l'indagine che farla.
Non stia in ansia inutilmente e .. buon lavoro come mamma.
Cordiali saluti
La ringrazio molto per la risposta.
Purtroppo non ho a disposizione i dati in questione perché le prestazioni sono state effettuate tutte in pronto soccorso perciò non mi hanno rilasciato nulla se non il referto di uscita dove c e scritto solo l esame che e stato fatto e non le singole dosi.
Cmq a me più che una stima della dose collettiva (anche perche da quello che ho capito anche avendo una stima precisa resta comunque impossibile calcolare il rischio effettivo) stava a cuore il fatto che, anche avendo effettuato tre indagini con utilizzo di radiazioni, non avessi superato delle soglie ritenute pericolose o comunque avessi aumentato di parecchio il rischio di incorrere in effetti dannosi a lungo termine rispetto alle persone che non effettuano indagini di questo tipo.
Mi pare di aver capito dalla sua risposta che anche non avendo una stima precisa di quante radiazioni possa aver accumulato lei ritiene comunque che anche se presente(capisco che il rischio non può mai essere pari a 0),il rischio è cmq trascurabile e non tale da destare troppa preoccupazione..giusto?Se mi conferma che ho capito bene archivio la questione e non ci penso più.. dedicandomi più serenamente all impegnativo lavoro di mamma..grazie infinite
Le confermo che ha capito perfettamente!
Siamo sempre a disposizione, se avesse bisogno di altre informazioni.
Buongiorno Dottoressa,
A seguito del suo rassicurante consulto, sono riuscita ad ottenere i dati relativi all esame tac cranio effettuata nel luglio 2019, all' età di 36 anni.
Volevo chiederle un suo parere circa il valore di dose assorbita e se questo rientra nei parametri normali.
La mia preoccupazione nasceva dal fatto che quel giorno in pronto soccorso stavano usando la tac "vecchia"del 2005, modello Siemens sensation 16, in quanto quella nuova era rotta.
I valori che leggo sono :
CTDIvol 57.00 mgy
DLP Tot. 1123mgy cm
MAS totale 2807
Una domanda che pongo da ignorante in materia e questa..ma il valore ctdi corrisponde alla dose irradiata e assorbita dal paziente?Perché pensavo che la dose di una tac al cranio fosse una delle più basse, nell' ordine di 2,3 msv, ma avendo visto questo valore alto(57.00mgy) mi sono spaventata.
La ringrazio se vorrà rispondermi e mi scuso se ci sono errori nelle mie considerazioni dovute alla scarsa conoscenza in materia e ad una paura, sicuramente immotivata, di queste radiazioni.
Grazie
Facendo una stima molto grossolana, possiamo associare all'indagine TC del cranio al quale è stata sottoposta un valore indicativo di dose efficace pari a 2.6 mSv.
I 57 mGy corrispondono al valore del CTDvol. Una spiegazione esaustiva richiederebbe di scendere in dettagli molto tecnici, ma CTDIvol e DLP sono indicatori dosimetrici utilizzati in TC, dai quali, con opportuni passaggi, si può stimare la dose efficace, che è legata alla dose assorbita dal paziente.
Cordiali saluti
Benissimo.
Ora ho capito perfettamente.
La ringrazio molto per il calcolo della dose reale da me assorbita,che mi ha molto tranquillizzata, e della spiegazione chiara e semplice.
E un servizio davvero utile e voi siete gentilissimi.
Saluti e grazie ancora
