Notifiche
Cancella tutti

Re: E' possibile calcolare il gap tra slices in una TAC

5 Post
2 Utenti
0 Reactions
579 Visualizzazioni
(@simonemix)
Post: 5
Membro
Topic starter
 

Buongiorno, mi scuso se riscrivo tuttavia non ho capito se ho sbagliato qualcosa nell'inserimento della replica o se non si possa replicare nei messaggi già risposti non avendo più ricevuto moderazione su: https://fisicamedica.it/forum/argomenti-generali/e-possibile-calcolare-il-gap-tra-slices-in-una-tac/

 

Provo a inserire qui la domanda riguardo la risposta di @stefaniad:

Pubblicato da: @stefaniad
Gentilissimo,
l’acquisizione è stata realizzata in spiral mode; il pitch 0,65 assicura che non ci siano "gap" nell'informazione acquisita. 
In ricostruzione lo spessore di fetta 1 mm con distanza fra centro e centro di fette consecutive pari a 0,801 mm assicura che non ci siano gap nelle informazioni visibili al medico refertante.
Il valore 0.81 mm è determinato dal prodotto della dimensione/struttura del rivelatore per il pitch (ovvero si ottiene moltiplicando lo spessore “fisico” dello strato che è, per scelta costruttiva pari a 1,25 mm per 0,65)
Il fatto che il gantry fosse inclinato di 8.5° non influenza la ricostruzione.

Nella speranza di aver chiarito i suoi dubbi le inviamo cordiali saluti e la invitiamo a contattarci in caso di ulteriori dubbi o quesiti.

 

Mi sarebbe piaciuto chiedere due informazioni:

1) Non ho ben compreso un fatto: mi scriveva che lo spessore della fetta è di 1 mm, e la distanza tra fette consecutive 0,801 mm e fin qui mi è chiaro. Meno chiaro è il valore 0.81 mm, che dalla spiegazione dovrebbe discendere dallo spessore dello strato che è 1.25 mm (che non ho capito da dove si deduca) moltiplicato per il pitch. Da quanto quindi detto mi pare di capire che lo spessore della fetta di 1 mm (cioè lo spessore dell'immagine) è minore dello strato fisico reale (che è 1.25 mm), tuttavia il pitch di 0.65 mm è riferito alla distanza tra le immagini e non tra strati fisici, quindi non comprendo il senso di moltiplicare il pitch per lo spessore fisico.

2) La seconda domanda riguarda il fatto che come scrivevo vi sono serie con il delta tra slices di appena 0.32mm (circa). Deduco che in tal caso il detettore sia costruttivamente di 0.5mm e che la scelta di operare a 1.25 mm fosse solo per certe serie con meno dettaglio? (suppongo)

 

Vi ringrazio nel caso abbiate modo di leggermi. Un caro saluto.

 

 
Pubblicato : 2 Giugno 2022 15:05
(@paolabregant)
Post: 180
Membro
 

Buongiorno.

Vedo che non ci siamo espressi chiaramente, quindi le propongo di ripartire da capo dalla sua domanda.

Le TC spirali moderne funzionano in due step successivi.

Una è l'acquisizione.

Una è la ricostruzione delle immagini.

Il pitch è un parametro che riguarda l'acquisizione, ed è definito come il rapporto fra lo spostamento del lettino portapaziente, per ogni rotazione del tubo radiogeno, e la collimazione nominale del fascio durante la rotazione stessa. E' una misura del "passo" della spirale che il tubo radiogeno compie attorno al paziente. Se è minore di 1 vuol dire che le informazioni relative ad un singolo punto nel paziente sono state acquisite "con ricchezza", e non ci sono stati gap in acquisizione.

Il tilt del gantry dice quale era, in acquisizione, l'angolo fra il gantry stesso, entro cui ruota il tubo radiogeno, e il piano ortogonale all'asse del lettino del paziente. In linea di principio ci si potrebbe porre il problema di proiettare la sovrapposizione delle collimazioni data dal pitch considerando l'angolo di tilt, ma capisce che una sovrapposizione del 35% come quella espressa da un pitch di 0,65 non viene "annullata" da un angolo di 8,5°.

I parametri che ci ha riportato e che riguardano l'acquisizione ci dicono quindi che non ci sono stati "gap" durante l'acquisizione dell'esame TC.

 

Lo spessore di fetta (slice) è invece lo spessore della fetta ricostruita.

Se la fetta ricostruita ha uno spessore di 1mm e la separazione fra il centro di due fette consecutive è di 0,80mm, se ne può dedurre che anche in ricostruzione il medico ha potuto vedere immagini che si riferivano a volumi che erano parzialmente sovrapposti fra loro, quindi non ci sono stati gap o zone non rappresentate nel volume ricostruito che ha potuto vedere il medico.

 

Spero che la risposta sia stata più chiara!

Cordiali saluti.

 

Dott.ssa Sabina Strocchi

S.C. Fisica Sanitaria
ASST Sette Laghi
Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi - Polo Universitario - Varese
 
Pubblicato : 6 Giugno 2022 12:59
(@simonemix)
Post: 5
Membro
Topic starter
 

@paolabregant & Sabina Strocchi, ringrazio innanzitutto per la cura della risposta e la gentilezza offerta.

Mi è ora chiara la spiegazione sul funzionamento, se possibile vorrei solo chiederVi un ultimo chiarimento sulla precendete risposta (Vostro messaggio nella sezione che ho linkato nel primo post):

"Il valore 0.81 mm è determinato dal prodotto della dimensione/struttura del rivelatore per il pitch (ovvero si ottiene moltiplicando lo spessore “fisico” dello strato che è, per scelta costruttiva pari a 1,25 mm per 0,65)"

Non mi è del tutto chiaro il dato 0.81 mm, forse è un typo e voleva essere 0.801 mm? (che però è la distanza tra centri riferita alla ricostruzione delle fette e non allo strato fisico), tuttavia viene sfruttato nel calcolo dello strato fisico e non nell'immagine (che invece sono diversi come dati da quanto mi ha spiegato qui sopra), infine non capisco come si deduca allora 1,25 mm come dimensione del rilevatore. Mi sembra siano mischiate due dati appartenenti a acquisizione e ricostruzione che era l'errore che facevo io all'inizio.

 

Grazie di nuovo, ovviamente non tedierò oltre con altre domande ma c'èra quest'ultima curiosità che era rimasta sospesa e volevo chiedere. Mi rendo conto la mia sia una domanda un po' diversa dal solito (richiesta di calcoli o paure dosimetriche che vedo in altri post sul forum) ma essendo io di natura un fisico-matematico ho una insana curiosità su quel che mi circonda e vi ringrazio per aver colmato i miei dubbi.

Cordialmente.

Questo post è stato modificato 2 anni fa 2 volte da simonemix
 
Pubblicato : 6 Giugno 2022 14:46
(@paolabregant)
Post: 180
Membro
 

Purtroppo, talvolta cercando di semplificare e sintetizzare si finisce col fare confusione.
Nella prima risposta, è stata riportato un esempio di pitch e collimazione del fascio che determina un avanzamento del lettino praticamente identico all'intervallo di ricostruzione, di fatto, creando più confusione che chiarezza.

Spero che ora siamo riusciti a chiarire i suoi dubbi.

 
Pubblicato : 8 Giugno 2022 13:44
(@simonemix)
Post: 5
Membro
Topic starter
 

@paolabregant 

Ringrazio molto per questa sua replica e per l'enorme disponibilità della dottoressa Strocchi. Come ho avuto modo di discutere con lei credo infatti ci sia una ulteriore imprecisione sulla dimensione del rivelatore indicata nel link di apertura, infatti essendo la macchina una "Toshiba Aquilion One" dovrebbe essere di 0,5 mm anziché 1,25 mm come indicato in prima risposta.

Spero di non aver detto castronerie al riguardo, nel caso mi si corregga 🙂 .

 

Ci terrei davvero a ringraziare tutti voi per il supporto e la spiegazione, farò sicuramente girare questo ottimo forum perché tutti noi nella vita potremmo averne bisogno.

Un augurio di buon lavoro a tutti!

Questo post è stato modificato 2 anni fa 2 volte da simonemix
 
Pubblicato : 9 Giugno 2022 16:42
Condividi: