Buonasera, sono Antonella, medico veterinario ippiatra. Descrivo ciò che mi è accaduto nella speranza di avere risposte concrete.
Non sapendo di essere incinta, durante una visita di compravendita ho tenuto la cassetta ad un collega per uno studio radiografico in cui abbiamo fatto circa 30/35 rx, il camice piombato è di un paio di misure in più rispetto alla mia, per cui tutt’altro che aderente e l’apparecchio, durante questi studi si trova a circa 50 cm da me, ciò accadeva intorno alla terza/quarta settimana. Ancora inconsapevole della gravidanza altri due scatti senza camice piombato con la cassetta tenuta all’altezza del mio addome, circa alla quinta settimana. Nuovamente inconsapevole altro 4 scatti ancora senza camice è sempre all’atezza e in direzione del mio addome circa alla settima/ottava settimana forse anche quinta! Non ricordo bene! Avendo letto che si possono avere danni al snc del bambino mi sono spaventata e ho deciso di operare l’interruzione volontaria... che è programmata per la prossima settimana.
Io sono confusa e combattuta...
vi prego di rispondere presto
Grazie mille
Cara signora,
prima di pensare a un'interruzione di gravidanza, va fatta quanto meno una stima di dose all'utero.
Il camice piombato, anche se largo, protegge ugualmente. E anche per le indagini eseguite senza protezione, bisogna capire in che condizioni sono state fatte. In base alle sue indicazioni, è verosimile che la dose assorbita sia molto molto inferiore al limite per il quale va presa in considerazione la drastica soluzione a cui sta pensando. Inoltre le esposizioni potrebbero essere in gran parte avvenute nella fase pre-impianto, cioè un periodo della gestazione nel quale vale il cossidetto effetto "tutto o nulla". In altre parole, se la gravidanza continua, si assume che l'espoizione non determini alcun danno.
Le consiglio vivamente di farsi fare una stima di dose personalizzata, prima di prendere la decisione definitiva.
Al link " https://fisicamedica.it/aifm/dove-siamo " può trovare un elenco delle strutture alle quali è possibile rivolgersi; può individuare quella a lei più vicina.
In alternativa può scrivere a: ilfisicomedicorisponde@gmail.com. Un esperto del settore le potrà fornire ulteriori informazioni.