Buongiorno.
Gent. signora,
nel ragionamento che sta facendo manca un elemento fondamentale. Le indagini vengono prescritte sulla base del principio di giustificazione, cioè solo se il beneficio per il paziente supera i potenziali rischi. Queste indagini servivano al medico per fare una diagnosi corretta e per individuare eventualmente il percorso terapeutico; in altri termini sono state giudicate indispensabili dal medico che le ha prescritte.Â
Non posso fare una stima di dose personalizzata in base alla sola informazione sulla classe di dose, ma considerando tutti gli esami sicuramente non è stata superato il valore di 100 mSv; solo al di sopra di tale valore epidemiologi e organismi scientifici ritengono ci sia una forte evidenza di effetti da radiazioni. Al di sotto di tale valore, non ci sono certezze, anche se tutta la radioprotezione utilizza un approccio cautelativo, ipotizzando che esista una relazione lineare senza soglia tra la dose e il rischio di danno radioindotto.Â
Buongiorno.
Ho potuto leggere ora la sua cortese risposta.
Nel frattempo l’ospedale mi ha fornito i seguenti dati sulla dose efficace relativa agli ultimi tre esami diagnostici.
- TC lombosacrale senza MDC e TC dorsale senza MDC, effettuate contestualmente in data 21/08/24 sulla TC Philips Iqon oltre 300 strati: dose efficace 13,7 mSv;
- RX colonna vertebrale e bacino sotto carico 2p, effettuato in data 26/08/24 su apparecchio Opera CPI: dose efficace 0,7 mSv;
In precedenza diversi Rx piedi, schiena, alle anche e una tac cerebrale durante l’infanzia per una caduta da una giostra. Oltre, come già detto, oropantomografie e mammografie annuali.
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Il mio problema attuale però è proprio dato dalla necessità e giustificazione all’esame. Soffro di fibromialgia già diagnosticata e un ortopedico per dolore costale mi ha prescritto questi esami, indicazione purtroppo poi non condivisa dal mio reumatologo. Ed ora, il fatto di essermi sottoposta a questa visita ortopedica mi fa preoccupare e sentire molto in colpa per i rischi che posso aver corso.
Alla luce di una presunta non giustificazione all’esame, questa dose efficace assorbita sopra riportata è effettivamente in grado di produrre dei danni neoplastici?
E mi piacerebbe sapere se il fatto di essere stata sottoposta a questa dose (13,7 mSv) in un unico momento è un "aggravante".
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La ringrazio per le delucidazioni che vorrà darmi. CordialmenteÂ
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Buongiorno.
Riuscireste cortesemente a chiarire i miei dubbi alla luce dei dati che vi ho fornito?
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Vi ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti
Gent.ma sig.ra,
come fisici medici non abbiamo alcun titolo per parlare della giustificazione dell'esame.
Quando al rischio di danno radioindotto associato al valore di dose efficace da Lei citato, è paragonabile a quello che Le deriva dal vivere sulla Terra, dove siamo costantemente esposti al fondo naturale di radiazioni, per un periodo di 3-4 anni.Â