Notifiche
Cancella tutti

protezione bambini durante rx

2 Post
2 Utenti
0 Reactions
1,379 Visualizzazioni
(@moroni)
Post: 3
Membro
Topic starter
 

Buon giorno
mio figlio di 12 anni e' stato sottoposto ad un esame radiografico presso lo studio dentistico che lo ha in cura per un problema di malocclusione. Sono state effettuate una OPT e una TLL latero laterale e una radiografia endorale del dito medio per una valutazione della crescita scheletrica.
Ho dato per scontato che sarebbe stato protetto, ma a distanza di tempo mio figlio mi ha riferito di non avere indossato alcun tipo di protezione piombata. La cosa ora mi preoccupa molto e mi crea molta ansia. Al di là dei chiarimenti che il medico potrà fornirmi quando riaprirà la struttura, potete darmi qualche ragguaglio in merito al tipo di protezione previsto per questo tipo di esami? grazie mille
Cordialità

 
Pubblicato : 20 Maggio 2020 09:43
(@Anonimo)
Post: 0
 

L’impiego di schermature per i pazienti iniziò più di 70 anni fa, con l’introduzione delle protezioni per le gonadi.  L’intento era di minimizzare il rischio di danni genetici alle future generazioni. Con il tempo, la prassi di utilizzare sistemi di schermatura è stata estesa ad altre zone del corpo, benché con regole non omogenee, né tra strutture radiologiche diverse, né tra operatori  dello stesso reparto. Al momento attuale sono profondamente cambiate sia le conoscenze scientifiche che la tecnologia utilizzata nell’imaging:

·         non c’è evidenza che le radiazioni da indagini mediche danneggino le cellule riproduttive (ovuli o cellule che producono sperma) o causino infertilità

·         appoggiare un sistema di schermatura al di fuori del campo radiante, comporta una riduzione di dose irrisoria, quindi il beneficio per il paziente è insignificante

·         l’uso delle schermature, invece, comporta dei rischi perché può coprire e oscurare strutture anatomiche, impedendo una diagnosi corretta e  può interferire con il funzionamento dell’apparecchio radiogeno  con il rischio di un incremento di dose al paziente , tanto che, in casi limite, può risultare necessario ripetere l’acquisizione.

Le  indicazioni più recenti, pertanto,  non raccomandano l’impiego abituale delle protezioni anti-X sui pazienti. Benché in moltissimi centri il loro utilizzo sia ancora molto diffuso, non c’è motivo di preoccuparsi se gli esami sono stati eseguiti senza schermature.

 

 
Pubblicato : 27 Maggio 2020 13:13
Condividi: