Buonasera,
mia figlia in data gennaio 2020 ha dovuto fare una CBCT all'arcata superiore per un problema di denti inclusi nel palato che doveva essere risolto a breve. Putroppo a causa del Covid l'intervento è stato rimandato e adesso il chirurgo ci ha chiesto di ripetere l'esame perchè la situazione potrebbe essersi modificata. Le chiedo quanto può essere pericoloso sottoporla nuovamente a tutte queste radiazioni, che a quanto ho letto, sono fino a 40 volte superiori a una semplice panoramica. Sono estremamente preoccupata.
Grazie
Gent.ma signora, Innanzitutto la ringraziamo per essersi rivolta alla AIFM. Possiamo senz’altro rassicurarla. I medici, quando devono decidere se effettuare o no un esame che comporta esposizione a raggi X, devono confrontare il rischio dovuto alle radiazioni ionizzanti (i raggi X appunto) con il rischio associato ad una mancata diagnosi. A questo compito assolve il medico prima di proporci l’esame radiologico con quella che si definisce “Giustificazione dell’Indagine”. In questo processo il medico tiene conto del rischio cosi detto “naturale” che ciascuno di noi ha di confrontarsi, nel corso della sua vita, con una patologia oncologica anche, ma non solo, a causa dell’esposizione ad agenti quali le radiazioni ionizzanti, che noi riceviamo non solo a causa delle radiografie e delle altre attività umane, ma anche a causa delle radiazioni di origine naturale (il cosiddetto “fondo naturale”). Una valutazione precisa non possiamo dargliela perché le radiografie non sono tutte uguali; da questo punto di vista ci occorrerebbero più dettagli ma anche nel peggiore dei casi, sebbene il rischio associato alle radiazioni ionizzanti non sia considerato mai pari a zero, le radiografie in generale espongono il paziente, anche pediatrico, come nel suo caso, ad un rischio aggiuntivo molto basso. Per quanto mediamente la dose di radiazioni per una ortopantomografia sia inferiore a quella che il paziente riceve per un esame CBCT (ma tenga conto che il range di variabilità è molto elevato a fronte di una tecnologia in continua evoluzione tanto in alcuni casi da sovrapporsi) , le informazioni diagnostiche sono diverse e la scelta del medico chirurgo sarà pertanto giustificata anche in base a queste considerazioni. In ogni caso, per darLe un ordine di grandezza, stiamo parlando di non più dell'esposizione di due mesi al fondo naturale delle radiazioni" Un ultimo consiglio: eviti di cercare informazioni su internet, vi sono molti siti che creano paure del tutto ingiustificate. Se proprio vuole usare il web, consulti pagine pubblicate da Associazioni di comprovata scientificità quali AIFM - https://fisicamedica.it/fisico-medico-risponde/categorie-speciali. Nella speranza di essere stati di aiuto, la ringraziamo ancora per averci contattato e la salutiamo cordialmente.