Buongiorno la mia terza bambina che oggi ha 5 anni e’ stata esposta durante la gravidanza all’incirca 40 giorni dopo il concepimento ( del quale purtroppo non ero a conoscenza ancora)a radiazioni per una mammografia a cui mi sottoponevo per monitorare un nodulo mammario. All’epoca chiesi al mio ginecologo cosa fare il quale mi rassicuro’ e dunque portai avanti la gravidanza.
.Essendo un medico di medicina generale ho appreso la pubblicazione delle ultime linee guida in materia di radioprotezione con tabella dei rischi sul bambino esposto a radiazioni ed io da mesi ormai non vivo più sono nel panico più totale ho paura che la mia piccolina possa ammalarsi. La mia vita è diventata un incubo . Vi ringrazio.
Cara signora,
il ginecologo le ha dato, senza alcun dubbio, l'indicazione corretta.
La dose equivalente all’utero al di sotto della quale il rischio è considerato trascurabile è pari a 1 mSv.
La dose equivalente all'utero per un'indagine mammografica è inferiore a 1 mSv, quindi i rischi erano assolutamente trascurabili.
La sua preoccupazione è davvero priva di fondamento.
Non so a quale pubblicazione faccia riferimento. E’ vero che i bambini sono particolarmente radiosensibili; questo implica che devono essere sottoposti a indagini radiologiche solo se strettamente necessario e utilizzando le modalità di acquisizione adeguate.
Le ricordo che sua figlia, per il fatto di vivere sulla terra, è costantemente esposta al fondo naturale di radiazioni (dose efficace media in un anno pari a 2.4 mSv). L’effetto della sua indagine mammografica non merita proprio di essere preso in considerazione.
Stia serena!!!