Buona sera, mio figlio ha fatto una bruttissima caduta da un alto scivolo un anno e mezzo fa. Aveva 3 anni e mezzo. Ha avuto il trauma cranico con pneumoencefalo frontale sinistro e frattura parete superomediale dell orbita sinistra e dell osso frontale sinistro. Ora la mia preoccupazione e questa: ha dovuto fare tre vicinissimi esami TC, la prima TC la sera del incidente, poi una seconda dopo due settimane e alla fine terza dopo un mese.Comunque siamo stati solo in osservazione in ospedale ed e andato tutto bene. Ma anche dopo tanto tempo io non riesco a smettere di preoccuparmi, so, che i medici sono stati molto bravi e questi esami sono serviti a diagnosticare il problema....ma e possibile che tutte queste radiazioni sono state dannose per la salute futura di mia bambino? Ho letto che le malattie possono svilupparsi anche dopo anni. Ho tanta paura...La ringrazio per gentile risposta.
Gent.ma Sig.ra,
pur non avendo a disposizione i dati tecnici relativi alle TAC cui è stato sottoposto suo figlio, possiamo affermare che, per questa tipologia di indagine, la dose al paziente anche in età pediatrica risulta contenuta. La dose totale approssimativamente stimabile per questi tre esami può essere equiparata, come ordine di grandezza, all’esposizione annuale al fondo naturale di radiazione, ovvero ad alcuni milliSievert. Infatti tutti noi, in qualsiasi parte d’Italia (o più in generale del mondo) viviamo, siamo sottoposti ad una esposizione continua (e in taluni casi intensa) alle radiazioni ionizzanti, per molti aspetti simili a quelle utilizzate per eseguire gli esami TC di Suo figlio). E' pertanto ragionevole che siano solo altamente speculative le ipotesi di un aumento della probabilità naturale di sviluppare un tumore e più in generale dell’insorgenza di danni a carico della salute di suo figlio .
Infatti anche nell’ AAPM Position Statement on Radiation Risks from Medical Imaging Procedures ( https://www.aapm.org/org/policies/details.asp?id=439&type=PP ) della prestigiosa Associazione America di Fisica Medica sui rischi di radiazioni dalle procedure di imaging medico, è chiaramente ribadito che “Al momento, le prove epidemiologiche a supporto della maggiore incidenza di cancro o mortalità da dosi di radiazioni inferiori a 100 mSv non sono conclusive. Poiché le dosi di diagnostica per immagini sono in genere molto inferiori a 100 mSv, quando tali esposizioni sono appropriate dal punto di vista medico, è molto probabile che i benefici previsti per il paziente superino qualsiasi piccolo potenziale rischio(…). Data la mancanza di consenso scientifico sui potenziali rischi derivanti da basse dosi di radiazioni, le previsioni sull'incidenza ipotetica del cancro e sulla mortalità dovute all'uso dell'imaging diagnostico sono altamente speculative. L'AAPM e altre organizzazioni per la protezione dalle radiazioni scoraggiano specificamente queste previsioni di danno ipotetico. Tali previsioni possono portare a storie sensazionalistiche nei media pubblici. Ciò può portare alcuni pazienti a temere o rifiutare l'imaging medico sicuro e appropriato, a scapito del paziente.”
Se anche questa risposta non dovesse tranquillizzarla, per dubbi e perplessità La invitiamo a non fare ricerche su web o, almeno a consultare pagine pubblicate da Associazioni di comprovata scientificità quali AIFM - https://fisicamedica.it - o a contattare un Fisico Medico della Struttura presso cui è stato eseguito l’esame. Anche in questo caso AIFM sarà lieta di indirizzarla verso esperti in Fisica Medica in grado di confrontarsi direttamente con Lei.
Nella speranza di essere stati di aiuto, La ringraziamo per averci contattato e La salutiamo cordialmente
Andrea Nitrosi
Grazie per la gentilissima risposta...Ora sono piu tranquilla.