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Dose Ortopantomografia (OPT)

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(@fabio)
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Buongiorno ho effettuato per ragioni odontoiatriche una "panoramica" dentale, suppongo di tipo digitale, vorrei se possibile alcuni chiarimenti in merito ai dati che sono riportati sulla lastra che mi è stata rilasciata. Sulla stessa, subito sotto al mio nome sono riportati i seguenti dati:

ms: 14030 - mA: 15 - kV: 69 - Sirona - XG3D - 0 -

ecco, mi è subito balzato all'occhio il dato ms: 14030 e vorrei capire di cosa si tratta, possibile che siano i millisievert che la macchina ha emanato verso il mio corpo? Non sono elevatissimi 14mila millisievert per una panormaica dentale?

Aggiungo inoltre che durante l'esecuzione dell'esame non mi è stato fatto indossare nessun grembiule o protezione di piombo per il collo/tiroide, come mai? Ho rischiato maggiormante di ricevere radizioni alla tiroide?

È vero che noi pazienti non abbiamo le competenze per comprendere questi dati specifici, né ci viene richiesto di farlo in effetti, però per quanto riguarda le radiazioni su internet purtroppo si legge di tutto e di più in senso negativo. Anche i dati kV 69 e mA 15 sembrano eccessivamente alti rispetto altre indagini radiologiche, il che farebbe pensare ad una dose maggiore di raggi assorbiti...

Grazie anticipatamente per la risposta, sono un po' in apprensione per questi dati!

 
Pubblicato : 19 Settembre 2019 11:36
(@Anonimo)
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Gent.mo,

il valore di ms riportato sulla macchina indica il tempo di erogazione (sta per millisecondi) ed è pari a circa 14 secondi, valore assolutamente verosimile per acquisire un'ortopantomografia. I milliSievert (che si indicano come mSv, con la S maiuscola), sono un sottomultiplo dell'unità di misura della dose efficace, una quantità che deve essere stimata da un fisico medico e non compare mai sull'immagine, sulla quale vengono registrati i parametri utilizzati dall'apparecchio per l'acquisizione.

Anche i dati 69 kV e 15 mA sono assolutamente tipici per l'indagine alla quale è stato sottoposto. Non c'è assolutamente nulla che giustifichi la sua apprensione.  Anche il mancato impiego del collare piombato  non deve essere considerato un grave problema, perchè l'esposizione alla tiroide è molto bassa anche senza la protezione.

Mi permetta una considerazione sull'utilizzo di Internet. E' uno strumento preziosissimo e potente, ma va "maneggiato con cautela". Possiamo trovare informazioni su qualsiasi argomento, il che ci da l'illusione di poter essere competenti in qualsiasi ambito. Non è così, anzi corriamo il rischio di prendere solenni cantonate. In particolare, sull'argomento "radiazioni ionizzanti" le informazioni scorrette e inutilmente allarmistiche abbondano. L'impiego a scopo medico delle radiazioni richiede che esse siano utilizzate solo quando serve e nel modo corretto, ma sono uno strumento insostituibile per fare diagnosi, impostare terapie e controllarne l'efficacia. 

Mi fa piacere che sia "approdato" al nostro sito, perchè i fisici medici sono proprio la figura di riferimento per questi argomenti. Siamo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento di cui avesse bisogno.

 
Pubblicato : 19 Settembre 2019 17:36
(@fabio)
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Grazie per la risposta celere e puntuale, sono infatti ben cosciente della mia ignoranza in materia e non mi arrogo il diritto di aver voce in capitolo in materia, ci mancherebbe altro, solo che essendo molto allarmabile su questi temi mi spavento facilmente, ma mi rendo conto che non è giusto e corretto questo comportamento!

Tuttavia, se possibile data la chiarezza espostiva della sua risposta oltre che della qualifica di riferimento per questa tipologia di problemi, vorrei porle un'altra domanda, riferita ad un fatto che mi è successo tempo fa quando dovetti fare una rx al polso sinistro.

Mi spiego meglio. Durante la preparazione all'RX, una volta che il tecnico mi fece posizionare il braccio sul tavolo e inserito una specie di cassetta sotto il tavolo, andò in un'altra stanza chiudendo la porta. Solo che dopo qualche secondo tornava per posizionare meglio la cassetta inserita dentro al tavolo, il tutto è successo 5/6 volte, mi disse che si era bloccata la cassetta. Al che io gli chiesi, anche scherzosamente, se mi avesse fatto in tutto quel tempo (qualche minuto) che io ero rimasto fermo col braccio sul tavolo, una decina di radiografie e lui di tutto punto mi rispose che non me ne aveva fatto ancora neppure una!

Ecco, il mio timore è che nel minuto che sono rimasto con il braccio sul tavolo, e mentre l'operatore tentava di far funzionare il macchinario andando avanti e indietro dalla stanza adiacente, e nello specifico la cassetta della radiografia, temo che io abbia potuto prendere una elevata dose di radiazioni, per un tempo elevato di esposizione, qualche minuto appunto.

Feci presente questa mia paura al tecnico radiologo che mi rassicurò dicendomi che si era bloccato il cassetto e che per dare radizioni si doveva muovere, in quanto vi era un contatto e finché la cassetta non usciva allora non vi era esposizione e quindi niente radiazioni. Ecco, le chiedo se in effetti l'impedimento che c'è stato non ha permesso un passaggio errato dei raggi, durante il minuto che sono stato fermo ad aspettare che il tecnico tentasse di far funzionare la cassetta!

Grazie ancora infinitamente

 
Pubblicato : 19 Settembre 2019 20:52
(@Anonimo)
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Credo proprio di poterLa rassicurare anche in merito a questa domanda. La cassetta di cui lei parla (si chiama proprio così) contiene il cosidetto sistema di rivelazione, che serve a generare l'immagine radiologica. Ci sono una serie di controlli che la macchina esegue automaticamente per verificare che la cassetta sia presente, che si muova come richiesto, che non vengano eseguite più esposizioni sulla stessa cassetta. Sono test "preventivi", ideati per evitare di esporre il paziente se qualcosa non funziona come dovrebbe.

In conclusione, nell'intervallo di tempo in cui l'operatore è andato avanti e indietro, lei non ha ricevuto nessuna esposizione. Se l'erogazione fosse avvenuta anche una sola volta, l'operatore avrebbe dovuto estrarre la cassetta, portarla fuori dalla stanza per completare il processo  che permette di ottenere l'immagine finale e inserirla nuovamente sotto il tavolo per poter ripetere l'esame.

Le rinnovo l'invito a rivolgersi a noi qualora avesse bisogno di ulteriori chiarimenti

 
Pubblicato : 20 Settembre 2019 15:57
(@fabio)
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Capisco, ma il suo discorso è valevole anche nel caso in cui vengano fatte 2 radiografie di seguito, nel senso in due proiezioni diverse?

Perché ricordo che una volta effettuata la prima radiografia in una proiezione piana, poi l'operatore è tornato per farmi posizionare il polso lateralmente, per eseguire la seconda radiografia nella seconda proiezione, senza però estrarre la cassetta sotto il tavolo.

Può darsi quindi che la cassetta di cui stiamo parlando possa "contenenre" due radiografie?

Comunque sì, l'operatore quando è tornato ha estratto la cassetta dal tavolo ma la posizionava meglio, non l'ha sostituita con altre, quindi suppongo appunto che evidentemente si era bloccata proprio nel movimento.

Giusto per capire, tutto qui, sono un tipo molto curioso!

 
Pubblicato : 20 Settembre 2019 16:17
(@Anonimo)
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Per alcuni esami è possibile fare una partizione della cassetta e fare due esposizioni usando la stessa cassetta. Si espone  metà cassetta con la prima erogazione e l'altra metà con la seconda. Questa modalità si può utilizzare quando si devono acquisire immagini di distretti piccoli (come nel suo caso).

Cordiali saluti

 
Pubblicato : 23 Settembre 2019 11:48
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