Le energie dei fotoni usati per eseguire una radiografia non sono in grado di indurre fotoreazioni nucleari e quindi rendere radioattivi i nuclei degli atomi con cui interagiscono...quindi un paziente al termine di un semplice esame radiologico ( radiografia ) non diviene radioattivo ma i fotoni che hanno rilasciato energia possono causare un aumento (seppur minimo) dell' energia di agitazione termica del paziente ? Al termine di una radiografia si registra un innalzamento di temperatura nel paziente?
No, al termine di una radiografia non si registra alcun innalzamento della temperatura nel paziente
Buongiorno Sig.ra Francesca,
le confermo anzitutto che al termine di una radiografia NON si registra un innalzamento di temperatura nel paziente.
La definizione fisica di dose assorbita è quantità di energia (espressa in Joule) dissipata per unità di massa (kg) che, nel sistema internazionale, si esprime in Gray (1 gray [Gy] = 1 joule/kilogrammo [J/kg] )
Di norma, le dosi assorbite in radiologia diagnostica sono stimabili dell'ordine di alcuni mGy (millesimi di Gray) e pertanto l'energia dissipata per kg è stimabile nell'ordine di qualche millesimo di Joule (J).
Se anche tutta l'energia trasportata dai fotoni X fosse convertita in calore (1 caloria = 4.184 J ovvero 1 J = 0.24 cal) la quantità di calore dissipata sarebbe pari a qualche milli calorie (millesimi di caloria) per kilogrammo di massa radiografata. Giusto a titolo di paragone le ricordo che un grammo di zucchero equivale a circa 4 calorie (in una comune bustina di zucchero per caffé ci sono almeno 6/7 gr di zucchero).
Un cordiale saluto
Grazie mille per la risposta così esaustiva.