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2 TAC encefalo a 5 mesi di distanza

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 CPa
(@cpa)
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Buongiorno AIFM,

per ipocondria relativamente ad una caduta in cui ho colpito la testa (caduta datata 10 mesi prima della TAC) ho fatto una prima TAC encefalo prescrittami dal mio medico di base, di esito negativo.

Successivamente, 5 mesi (153 giorni) dopo, ho fatto un incidente stradale in cui non ho riportato alcun trauma cranico ma per sicurezza mi è stata fatta una TAC encefalo, di esito negativo.

Ora, ho diverse domande:

- ho trovato su PubMed diverse ricerche che correlano la radioterapia al cervello a danni cognitivi permanenti (principalmente perdita di memoria). Conscio che in radioterapia le dosi utilizzate sono molto più alte di quelle applicate in una TAC mi chiedo: se nelle mie TAC è stato utilizzato un millesimo della dose utilizzata in una radioterapia al cervello, sarà un millesimo anche il danno cognitivo a me indotto?

- il mio medico di base ha violato il principio di giustificazione, giusto? Si trattava palesemente di un mio episodio ipocondriaco riguardo una caduta fatta mesi e mesi prima, la TAC serviva a ben poco perchè non c'era niente da indagare.

- a livello cognitivo, rischio qualcosa? Peggiore memoria, peggiore concentrazione, maggiore propensione ad avere mal di testa, ecc. ?

 

Vi ringrazio molto per il lavoro di divulgazione che fate
Grazie mille e saluti

 
Pubblicato : 25 Luglio 2024 16:43
 CPa
(@cpa)
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PS.: Mi direste quali sono i parametri da dover chiedere alla struttura dove ho fatto le TAC per un'analisi ottimale?

Grazie mille 

 
Pubblicato : 25 Luglio 2024 17:36
 CPa
(@cpa)
Post: 3
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P.S.S.: a violare il principio di giustificazione è stato il mio medico di base o il medico radiologo che mi ha fatto la prima TAC encefalo?

 
Pubblicato : 25 Luglio 2024 22:23
(@paolabregant)
Post: 172
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Buongiorno.

Il danno da Lei citato come conseguenza di un trattamento a livello cerebrale di radioterapia è un danno deterministico, che si può cioè verificare al superamento di una certa dose soglia, che sicuramente non si raggiunge durante indagini diagnostiche

Quindi a livello cognitivo Lei non rischia proprio nulla. Eventuali peggioramenti di memoria e capacità di concentrazione, maggiore propensione ad avere mal di testa non hanno alcun nesso con le indagini TC a cui è stato sottoposto.

"Si trattava palesemente di un mio episodio ipocondriaco riguardo una caduta fatta mesi e mesi prima, la TAC serviva a ben poco perché non c'era niente da indagare" è una frase che mi lascia perplessa. I medici prescrivono le indagini in base alle indicazioni fornite dal paziente, alla valutazione delle sue condizioni cliniche.... Non è un ambito non di mia competenza, ma non capisco in base a cosa afferma che si tratta di una palese violazione del principio di giustificazione. Di sicuro, non si può fare quest'affermazione perché la TC era negativa.

Una stima di dose personalizzata (che sarebbe, in scienza e coscienza, del tutto inutile) può essere richiesta allo specialista in Fisica Medica che collabora con la struttura a cui si è rivolto per eseguire l'indagine.

Tutte le esposizioni mediche sono effettuate sotto la responsabilità clinica  del medico specialista, su richiesta motivata del medico prescrivente.

 

 
Pubblicato : 26 Luglio 2024 17:59
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