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Medicina nucleare
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Gentili dottori,
a distanza di tempo torno su questo preziosissimo forum per chiedere il vostro parere.
Il 27 settembre 2023 mi sono sottoposta a terapia radiometabolica per ablazione post chirurgica del residuo tiroideo.
mi hanno somministrato 80 mCI di I131.
La prossima settimana nascerà il mio secondo figlio e volevo sapere se potrò allattarlo al seno.Â
Grazie, cordiali salutiÂ
StefaniaÂ
Pubblicato : 13 Marzo 2025 09:58
Gentile Signora,
la ringraziamo per essersi affidata nuovamente alla nostra Associazione per esprimere le sue preoccupazioni. Abbiamo letto con attenzione il suo quesito e ci sentiamo certamente di rassicurarla e tranquillizzarla rispetto alla situazione che ci ha descritto.
La Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica consiglia, nella pubblicazione ICRP Publication 94, di attendere almeno 6 mesi dopo la terapia con radioiodio prima di affrontare una gravidanza. Quindi direi che nel suo caso le tempistiche sono state ampiamente rispettate.
Inoltre, come probabilmente saprà , l’attività di radiofarmaco somministrato diminuisce ogni giorno. In particolare, quella dello 131I si dimezza circa ogni 8 giorni (considerando cautelativamente il solo decadimento fisico). Perciò, facendo un po’ di calcoli, alla data odierna tutto il farmaco è stato completamente escreto. Alla luce di queste considerazioni, direi che il trattamento che ha effettuato nel 2023 non è rischioso per l’allattamento di suo figlio. Â
Le facciamo i nostri migliori auguri per la sua gravidanza.
Nella speranza di esserle stati d'aiuto ad affrontare questi giorni con maggiore serenità , la salutiamo cordialmente e la invitiamo a contattarci nuovamente per qualsiasi esigenza o approfondimento.
Â
Dott.ssa Claudia Polito
Pubblicato : 14 Marzo 2025 14:27