A cura di Giuseppe Scalzo e Giancarlo Gialanella.
L’energia nucleare è una forma di energia che si libera in seguito a modifiche fisiche della materia e in particolare la trasformazione di parte della massa in energia.
La teoria di equivalenza fra massa e energia, formulata da Albert Einstein all’inizio del secolo scorso ha reso possibile convertire in maniera diretta la massa in energia che venne attuata per la prima volta nel 1942 da Enrico Fermi sfruttando la fissione nucleare di elementi pesanti. La frammentazione di un nucleo (necessario un nucleo pesante come l’Uranio) chiamata fissione nucleare, si accompagna in generale alla liberazione di un considerevole energia.
L’energia liberata si manifesta generalmente come energia cinetica dei prodotti della reazione nucleare. L’energia prodotta seguendo questa strada fornisce oggi un contributo assai importante al fabbisogno mondiale di elettricità. Si può ottenere energia anche da processi di fusione di nuclei leggeri. Non ancora attuata in pratica, questa soluzione è oggetto di intense ricerche perché, nonostante le difficoltà per realizzarla, appare assai promettente per il futuro energetico dell’umanità, a cui garantirebbe una crescita sostenibile senza la formazione delle scorie radioattive prodotte invece nella fissione nucleare.