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Coroncina rosario fosforescente: è radioattiva?

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(@lindad)
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Salve, volevo sapere se le coroncine di plastica che si illuminano al buio, risalenti a tanti anni fa possono contenere sostenze radioattive, come le lancette degli orologi o sveglie prodotti molti anni fa. È vero che se tenute al buio e non emettono luce si può escludere la presenza del radio o del tritio? Grazie!

 
Pubblicato : 4 Novembre 2019 03:22
(@lindad)
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Salve, ponevo questa domanda dopo aver letto dell'uso del radio o del trizio sulle lancette degli orologi e volevo sapere se ci sono dei rischi anche per le coroncine del rosario di plastica, che ho da tantissimi anni , e nel caso volessi buttarle possono essere messe nell'indifferenziato?

 
Pubblicato : 4 Novembre 2019 03:28
(@Anonimo)
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Per rendere luminosi al buio oggetti come lancette degli orologi o altri oggetti come la coroncina si sono usate varie metodologie e in particolare:

  1. Aggiungere un isotopo radioattivo, generalmente il trizio che dà origine al fenomeno della radioluminescenza. Questa metodologia usata nel passato è stata praticamente abbandonata.
  2. Aggiungendo alcune sostanze come la fluorescina, la rodamina o la chinina.

Nel primo caso la radioluminescenza si verifica quando una particella radioattiva (generalmente particelle beta) emessa dall’elemento radioattivo urta un atomo o molecola, eccitando un elettrone orbitale ad un livello energetico superiore. L'elettrone poi ritorna al suo livello di energia precedente emettendo l'energia supplementare come un fotone di luce. Il fotone di luce rilasciato è di solito un fotone invisibile all'occhio umano ma se la sostanza radioattiva viene miscelata con il fosforo, questo rilascia luce di un particolare colore quando colpito da dal fotone.

Nel secondo caso si ha il fenomeno della fosforescenza e quello della fluorescenza che si sviluppano quando un fascio di luce colpisce alcune sostanze come quelle sopra dette.

Gli elettroni che si trovano nella zona più esterna della molecola si caricano con una dose extra di energia ceduta dalla radiazione luminosa ed entrano in una fase detta di eccitazione. La naturale tendenza delle molecole a tornare allo stato originario fa sì che l’energia in eccesso venga rilasciata per un periodo di tempo sotto forma di luce di colore diverso da quella che le ha colpite, ad esempio verde per la fluorescina, arancione per la rodamina, blu per la chinina.

Per capire se nella coroncina è stata usata una sostanza radioattiva basta tener presente che mentre il fenomeno della radioluminescenza è permanente cioè non si interrompe mai e quindi è visibile tutta la notte (e comunque in assenza di luce) i fenomeni della fluorescenza durano soltanto alcune ore al buio e poi lentamente la luce emessa va scemando e spesso si annulla per riprendere la notte successiva quando la luce del giorno le ricarica.

In definitiva se un oggetto come la coroncina emette luce tutta la notte quasi sicuramente contiene trizio radioattivo mentre se invece la luce è inizialmente brillante e va scemando dopo qualche ora o addirittura non si illumina per niente al buio non contiene sostanze radioattive.

 

Dott. Giuseppe Scalzo

 

 
Pubblicato : 5 Novembre 2019 10:03
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