Notifiche
Cancella tutti

Dosimetria pre-trattamento e in vivo Radioterapia

3 Post
3 Utenti
0 Reactions
1,125 Visualizzazioni
(@Anonimo)
Post: 0
Topic starter
 

Gent.mi,

non mi è ancora ben chiaro se, in ottemperanza alla nuova normativa,
in radioterapia sia sufficiente una verifica pre-trattamento o è necessaria una valutazione della dose in trattamento, quindi seduta per seduta, con sistemi tipo logFiles, EPID, o camere a trasmissione.

Infatti dal decreto 101/20, Art.165 comma d):
"predisponga le procedure per la valutazione delle dosi somministrate ai pazienti durante i trattamenti e ne verifichi la corretta applicazione"

parrebbe più appropriata la seconda soluzione.

Cordiali saluti,
Cristina Pugliatti

 
Pubblicato : 28 Settembre 2020 10:21
(@fbanci)
Post: 24
Membro
 

Non esiste allo stato una interpretazione ufficiale e univoca di quanto richiesto dall'articolo 158 comma 3 e dall'articolo 165 comma d, per cui tutte le opzioni, che conducono ad una verifica dell’erogazione individuale, sono valide. L'importante è che siano definite nel manuale di qualità, preferibilmente con un documento indipendente, quali procedure si ritengano sufficienti a garantire la adeguatezza della verifica per le varie tipologie di trattamento. Spetta allo specialista in fisica medica, sulla base della propria professionalità, attrezzature a disposizione e della conoscenza del proprio ambito lavorativo, definire quali prove siano sufficienti e compatibili con il workflow del trattamento in una logica di ottimizzazione. Così, ad esempio, se per semplici campi non modulati può essere sufficiente la verifica quotidiana del parametri base del Linac (output, omogeneità e simmetria, dimensioni del campo) ed eventualmente un controllo a campione con rivelatore planare, per tecniche modulate ad arco (VMAT, Tomotherapy od equivalenti) è possibile pensare, per esempio, alla verifica pretrattamento con rivelatore 3D, matrice a trasmissione o dosimetria portale per tutti i pazienti, associata se del caso a rivalutazione in corso di trattamento, sulla base di un protocollo condiviso con il Medico Responsabile. Ovviamente la verifica di tutte le frazioni per tutti i pazienti richiede un carico di lavoro che va attentamente valutato anche in termini di impatto sui tempi di trattamento e quindi sul numero di pazienti, facendo attenzione a non inserire nelle procedure richieste ridondanti che nella pratica potrebbero non essere applicabili.
Per quanto riguarda l'impiego dei logfiles, è necessaria una certa cautela in quanto l'analisi del logfile, di per sé, non può essere ritenuta verifica della corretta erogazione (manca ad esempio ogni informazione su output).

Questo post è stato modificato 4 anni fa da De Crescenzo Stefano Adamo
 
Pubblicato : 30 Settembre 2020 14:01
(@giadina)
Post: 2
Membro
 

Perfetto,

 

la ringrazio moltissimo!

 

Cristina

 
Pubblicato : 5 Ottobre 2020 14:59
Condividi: